Se in una Comunità le parole ed i fatti concreti possono serenamente divergere cosa volete che conti se Sabato prossimo Renzi sarà in Sicilia per sottoscrivere i Patti per il Sud di Catania e Palermo? Cosa volete che conti se, come avevamo previsto con ampissimo margine insieme alle parti sociali e professionali, ancora una volta Messina non è pronta e reciterà l’ennesimo ruolo di cenerentola? Cosa volete che conti se mentre l’Assessore Signorino comincia a ragionare sul tema dello sviluppo, con tre anni di ritardo e con un documento confuso, nel frattempo altri colgono occasioni? Che dire, meglio parlare dei post di un incompreso assessore su tweeter? A tal proposito almeno noi tralasciamo, per onor di patria e per non perdere ulteriore tempo, i commenti sulle imbarazzanti giustificazioni che il “moralizzatore” Eller ha consegnato al Consiglio Comunale.
Dopo aver assistito alla conferenza stampa di domenica scorsa, nella quale il tema della legalità veniva usata a sproposito mischiandola a fastidiosi “peli nell’uovo”, eravamo certi, o meglio stavolta lo speravamo, di aver visto proprio tutto. Ci sbagliavamo poiché, avendo ancora una volta sottovalutato gli interpreti di questo “teatrino dell’assurdo”, non avevamo compreso che a Messina ciò che viene detto e ciò che viene fatto non coincidono mai al punto che anche i più attenti osservatori, ormai esausti e rassegnati, evitano di stigmatizzare le differenze tra il dire ed il fare.
Cosa volete che conti se prima di domenica Eller parla del rischio dissesto, quotandolo al 50%, e poi in conferenza stampa la quarta versione del bilancio preventivo 2015 (che barzelletta…) viene difesa come la panacea di tutti i mali mettendo pressione sui revisori dei conti, rei di essere troppo pignoli e pedanti?
Quasi si discutesse della critica ad un film horror anziché di carte contabili.
Quindi perché sorprendersi se due giorni dopo, martedì, l’amministrazione ammette candidamente che serve (record del mondo e svolta epocale contemporaneamente) la quinta versione del bilancio di previsione del 2015?
Il tutto mentre i Messinesi sono costretti ad affrontare una tragica crisi economica, l’ennesima emergenza rifiuti, una nuova crisi idrica ed una insopportabile la puzza di MAFIA, ovviamente!!
Quella MAFIA che come dice il sindaco non si combatte con i post del suo nuovo Assessore nordista ma con atti concreti. Quella Mafia che non si combatte ricordando la manifestazione di “Libera” a Messina ma stigmatizzando le manifestazioni contro lo Stato e contro la democrazia. Quelle manifestazioni che dopo un divieto del Questore hanno visto centinaia di Messinesi sfilare per le strade di Messina non per ribadire che la MAFIA E’ UNA MERDA ma per affermare che le regole non valgono.
Il silenzio assordante del Sindaco, dell’Assessore moralizzatore e di tutta la Giunta la dicono lunga sulla distanza che esiste tra le dichiarazioni di intento e le azioni concrete.
Il Malaffare, la Mafia si combattono con la legalità, la trasparenza ed il lavoro.
Il resto è un esercizio stucchevole ed accademico quasi quanto stucchevole, accademica e dannosa è stata e continua ad essere questa esperienza amministrativa.
Per noi non è Eller a dover andare via ma tutto il Consiglio Comunale e tutta la Giunta, con il Sindaco in testa con tanto di magliettina “free messina”.
Non siamo più disponibili ad assistere a queste pantomime mentre la nostra città muore, mentre i messinesi disperati scappano o perdono speranza e fiducia.
E’ venuta l’ora che la città vera, quella che voleva il cambiamento e che ha semplicemente sbagliato a credere in un uomo e nella sua armata Brancaleone, scenda in piazza e reagisca a quanto di folle ed inaccettabile accade ormai da mesi. Siamo stanchi di sperare che il fondo si sia toccato per poi scoprire che basta andare in toscana per trovare gli esperti capaci di fare peggio!!
Il Rappresentante
Alessandro Tinaglia