MusicArte School festival

Quaranta scuole e più di 600 studenti da tutta la Sicilia, per essere protagonisti di quella che non è solo una rassegna, ma una nuova grande occasione per fare della musica e della danza strumenti di comunicazione e linguaggio universale, capaci di abbattere tutte le barriere, diventando simbolo di integrazione.

Sulla base di questi principi il teatro Biondo di Palermo in via Roma 258 è pronto ad accogliere, venerdì 20 e sabato 21 maggio, la prima edizione del “Festival internazionale delle scuole – MusicArte School festival”.

Scuole e istituti pubblici e privati – con al loro interno laboratori o classi a indirizzo musicale e o coreutico – faranno conoscere al pubblico tutte le loro potenzialità in esibizioni di musica e danza, senza distinzione di genere o etichette: solo in nome dell’emozione e degli stimoli che un teatro come il Biondo può dare.

Il Festival si terrà durante la “Settimana dedicata alla legalità”, evento istituito alla Memoria di Giovanni Falcone.

Le esibizioni e i progetti di danza saranno giudicati da una giuria di esperti. Tra questi, il 21 maggio saranno presenti la fondatrice di Kataklò Giulia Staccioli e alcuni danzatori della sua Compagnia. L’ensamble di danza acrobatica che rappresenta al meglio l’Italia nel mondo dal 1995 e la sua direttrice artistica, diranno la loro, dando un voto ai partecipanti di quella che non è solo una rassegna, ma una nuova grande occasione per fare della musica e della danza strumenti di comunicazione e linguaggio universale, capaci di abbattere tutte le barriere, diventando simbolo di integrazione.

I più meritevoli, riceveranno primo “Trofeo MusicArte Città di Palermo”.

“MusicArte School festival” è organizzato da Comitato Sol Music, Cast e Arte in Movimento. L’evento è patrocinato dal Comune di Palermo e dal MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

«La scelta di avere organizzato un festival delle scuole nella settimana dedicata allea legalità – dicono Luigi Gattuso e Mariano Tarsilla del Cast, con Ezia e Rita Cumbo di Arte in movimento – non è un caso, ma nasce dalla convinzione che l’arte come la cultura contribuiscano a rendere più forte la legalità. E la legalità è qualcosa che si fa e non si impara sulla carta. Il tutto, coinvolgendo scuola pubblica e privata, in un unico complesso positivo».