I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo hanno appena arrestato Giuseppe VIVIANO (classe ’95) e Alessandro CHIFARI (classe ’88), autori dell’aggressione all’amministratore giudiziario e ai militari avvenuta il 31 maggio nel corso del sequestro del pub “Lucignolo” di Via Monfenera. Il locale è stato sottoposto a sequestro dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Palermo perché riconducibile a Marcello VIVIANO, personaggio di spicco del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli, attualmente in carcere e condannato a 10 anni di reclusione per aver fatto parte della menzionata famiglia mafiosa, con un ruolo specifico nel “settore” delle estorsioni. Durante le attività, i due giovani, di fronte ad una numerosa folla di curiosi, hanno tentato di impedire il sequestro danneggiando il locale, minacciando l’amministratore e i finanzieri, aggredendo fisicamente questi ultimi e riuscendo a ferirne uno e, prima di fuggire e dileguarsi tra le strade del quartiere “Ballarò”, promettendo platealmente di distruggere il locale una volta terminate le operazioni. Grazie al sangue freddo e alla professionalità dei militari del G.I.C.O., le attività di “immissione in possesso” da parte dell’amministratore giudiziario sono state portate regolarmente a termine e sono scattate le ricerche dei due, anche perquisendo le loro abitazioni. VIVIANO e CHIFARI sono stati subito denunciati alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo per danneggiamento, violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. In relazione a tali reati, le Fiamme Gialle, alla luce del comportamento dei due indagati, della dinamica dei fatti, delle minacce proferite e del contesto operativo, hanno altresì contestato ai due responsabili l’aggravante del metodo mafioso. Il Procuratore Aggiunto Leonardo Agueci e il Sost. Procuratore della Repubblica Gaspare Spedale, d’intesa con il Procuratore della Repubblica di Palermo, Francesco Lo Voi, hanno condiviso le prospettazioni del G.I.C.O. avanzando immediatamente, per entrambi i giovani – alla luce della particolare gravità dei fatti, maturati in un chiaro contesto mafioso ed espressione di una indole particolarmente violenta e pericolosa – una richiesta di custodia cautelare in carcere che il GIP del Tribunale di Palermo, Dott. Lorenzo Iannelli, con grande tempestività, ha esaminato e accolto positivamente. A distanza di soli 8 giorni dal fatto, pertanto, in esito a serrate indagini, in data odierna i due indagati sono stati arrestati dal G.I.C.O. che, a tale proposito, con l’ausilio di personale del Gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Palermo, a partire dall’alba di oggi, ha eseguito ricerche e numerose perquisizioni a Palermo e in località limitrofe. Giuseppe VIVIANO e Alessandro CHIFARI stanno per essere condotti presso la casa circondariale “Pagliarelli”, a disposizione della Procura della Repubblica di Palermo.