Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e una diminuzione su base annua pari a -0,4% (era -0,3% a maggio). L’Inflazione acquisita per il 2016 è pari a -0,2% (era -0,3% a maggio). La lieve accentuazione della flessione su base annua dell’indice generale è principalmente da attribuire al rallentamento della crescita dei prezzi degli Altri beni (+0,4%, era +0,7% il mese precedente), che includono beni durevoli, semidurevoli e non durevoli, solo in parte compensato dal ridimensionamento della flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (-8,1%, da -10% di maggio) e dall’accelerazione della crescita dei prezzi dei Tabacchi (+2,9%, era +2,0% il mese precedente). La persistenza delle dinamiche deflazionistiche è in gran parte riconducibile all’ampio calo dei prezzi dei Beni energetici (-7,5% rispetto a giugno 2015), sebbene meno intenso di quello registrato a maggio. Al netto di questi beni l’Inflazione, anche se in lieve ridimensionamento, resta positiva e pari a +0,4% (era +0,5% a maggio). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l’"Inflazione di fondo", rallenta e si porta a +0,5% (da +0,6% di maggio). Rispetto a giugno 2015, i prezzi dei beni registrano una lieve attenuazione della flessione (-0,9%, da -1% di maggio), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi è stabile a +0,4%. Di conseguenza, rispetto a maggio 2016, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce di un decimo di punto percentuale. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) aumenta dello 0,1% su base mensile e diminuisce, come a maggio, dello 0,3% su base annua.