TRUFFA AI DANNI DELLA REGIONE LOMBARDIA

I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria sequestrano, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il tribunale di Mantova, su richiesta della Procura della Repubblica, la somma di euro 487.984 giacente in conti correnti nella disponibilità di un’associazione e del proprio rappresentante legale. Gli uomini della Sezione Tutela Spesa Pubblica del Nucleo PT, in sinergia con la Procura della Repubblica di Mantova, hanno condotto una complessa ed articolata attività di indagine nei confronti di un’associazione operante nell’hinterland della provincia di Mantova, la quale è stata costituita ad hoc per presentare la domanda per ottenere un contributo di euro 487.983,80, erogato dalla Regione Lombardia a fondo perduto, per la partecipazione alle spese di ristrutturazione edilizia di unità immobiliare da destinare ad ostello. Infatti la forma associativa era uno dei requisiti previsti per presentare la domanda di finanziamento, nella fattispecie l’associazione veniva costituita, tra padre e figlia, alcuni mesi dopo la pubblicazione del bando della Regione. La GdF, coordinata dal Sost. Proc. Silvia Bertuzzi, ha accertato, anche mediante la ricostruzione dei flussi finanziari, che l’Associazione al fine di ottenere la somma di euro 487.983,80 ha presentato all’Ente pagatore fatture fittizie documentando lavori mai eseguiti dai soggetti che hanno emesso le fatture. Le indagini hanno consentito di accertare: – in alcuni casi il ritorno delle somme di denaro, pagate dall’associazione per i presunti lavori, dai conti correnti dei presunti prestatori di opera su conti correnti riconducibili ai gestori dell’associazione; – i lavori documentati con fatture emesse da soggetti compiacenti erano stati in realtà effettuati da altri soggetti, non pagati; – alcuni lavori erano stati eseguiti prima della pubblicazione del bando, quindi non rimborsabili e perciò documentati con fatture false. Infine, successivamente all’ottenimento dell’indebito contributo, al solo scopo di simulare la persistenza di determinati requisiti necessari al mantenimento del finanziamento ricevuto, il responsabile dell’Associazione, per dimostrare la messa in funzione dell’ ostello, ha comunicato alla Regione Lombardia i dati delle persone che avrebbero soggiornato presso l’ostello, circostanza puntualmente smentita dalle indagini, in quanto gli stessi non vi avevano mai soggiornato. L’esito delle indagini così condotte ha portato alla denuncia a piede libero di diversi soggetti, segnalati a vario titolo per i reati di truffa aggravata, ed il conseguente sequestro preventivo finalizzato alla confisca, disposto dall’Autorità Giudiziaria, dei saldi attivi riconducibili al soggetto economico richiedente ed al suo rappresentante legale, di Euro 487.983,80 depositati sul conto corrente dell’associazione e sul conto corrente del rappresentante legale. Analoga segnalazione è stata effettuata alla Corte dei Conti per danno erariale di pari importo. Come noto, anche questo servizio, avente ad oggetto la tutela della spesa pubblica nazionale, si pone nel core business delle attività del Corpo.