Chiantishire addio? Ora gli inglesi vogliono il mare italiano

Gli inglesi, si sa, amano l’Italia e ormai da decenni i paperoni made in UK hanno fatto del nostro Paese una delle mete più ambite per comprare casa. Il primo amore è stato la Toscana, dove hanno preso casa o passato le ferie personaggi come Sting e Tony Blair, ma secondo un’indagine condotta da Immobiliare.it (http://www.immobiliare.it) e LuxuryEstate.com (http://www.luxuryestate.com), i siti leader del settore, negli ultimi tempi qualcosa sta cambiando e, complice anche l’assottigliarsi dell’offerta fra le colline del Chianti, gli acquirenti britannici guardano con sempre maggiore attenzione al mare italiano. L’indagine ha preso in esame le richieste provenienti dal Regno Unito e legate ad immobili di lusso italiani; nell’ ultimo anno non solo il numero complessivo delle richieste è notevolmente cresciuto (+15%), ma sono cambiati sia le destinazioni prescelte sia, con esse, i budget messi a disposizione. Fino al 2015 le richieste che avevano come oggetto immobili nel Chianti rappresentavano il 30% di quelle fatte dai cittadini britannici, ma nel primo semestre del 2016 sono diventate il 14% del totale. Non è mutato invece il budget che gli inglesi intendono spendere per comprare una casa di lusso nella campagna Toscana; era, ed è, di circa 2,1 milioni di euro. In media, però, se i cittadini britannici che cercano immobili di lusso in Italia si orientano su un budget di 3,4 milioni di euro (+9,7% anno su anno), sono disposti a spendere cifre notevolmente maggiori se l’immobile si trova nelle località di mare più note. L’analisi ha evidenziato come, nel caso in cui la casa dei desideri si trovi a Taormina, Portofino o Capri, la spesa preventivata oscilli fra i 6 ed i 10 milioni di euro.
Nell’immaginario britannico, probabilmente, l’Italia è soprattutto grandi paesaggi e mare cristallino, ma non si disdegnano nemmeno gli acquisti nelle città anche se, in quel caso, i budget si riducono; è risultato dall’analisi che se puntano ad un immobile di lusso a Roma, Firenze o Milano (una delle mete con la maggiore crescita di interesse, forse anche per l’effetto lungo dell’ EXPO), i sudditi di Elisabetta II vogliono spendere una cifra compresa fra i 2 ed i 3 milioni di euro.