Ferie, Olimpiadi, calcio e… Siria

di Vincenzo Mannello

Non c’è vacanza o fine Olimpiade (e neppure inizio campionato di calcio) che possa impedire di (almeno) sbirciare su quanto avviene in Siria oggi… Ieri i media italiani ci hanno strappato giuste lacrime di commozione con la foto di Omran, bimbo di Aleppo "ribelle", sopravvissuto a un bombardamento aereo dei "cattivi" governativi di Assad… ora ci dicono che il fratellino Alì non ce l’ha fatta… Ovviamente nessun accenno alle migliaia di bambini innocenti assassinati dalle bombe "ribelli" e dalla coalizione Usa in Aleppo e in tutte le altre zone della Siria controllate dai governativi… malgrado su internet si trovino immagini comprovate di questi crimini, giornali e radiotelevisioni italiane si rifiutano pervicacemente di prenderne atto. Per loro non esistono, hanno obbedito all’ordine di BombObama (fin dal 2011) che la Siria di Assad dovesse finire come la Libia di Gheddafi e continuano su questa strada…
Peggio per loro, nessuno può infatti negare come sui social (termometro degli umori della gente piú attenta) questa posizione unilaterale sia presa di mira e rinfacciata per la parzialità da un numero di commentatori sempre più vasto. E poi i fatti stessi… gli eventi che si realizzano in modo differente da come li avevano programmati gli ideatori della aggressione alla Siria di Assad, da BombObama ad Hollande con Erdogan in testa. L’eroica resistenza dell’esercito di leva siriano prima,unita all’intervento di Iran, Hezbollah, milizie sciite e persino di combattenti Palestinesi poi, ha scombinato i piani della caduta immediata (magari con assassinio) del "Presidente Leone" e relativa frantumazione della Siria secondo il "modello Libia". Intervenuta per tempo la Russia di Putin,l’impresa per la "coalizione" (anti-Assad, non anti-Isis) si è fatta quasi impossibile. Parecchie provincie e città, perse nella prima fase del conflitto dalle truppe di Damasco, sono state nuovamente riconquistate con durissimi combattimenti sottraendole all’Isis,ad Al Nusra ed ai #terroristifiloccidentali che,tutti assieme,di siriano hanno ben poco essendo jihadisti provenienti da mezzo mondo (occidentale). Restano Aleppo e Raqqa, città simbolo per Daesh e per Al Nusra e soci… (non è però che altrove, Damasco compresa,sia tutto finito). Se entrambe le città tornassero sotto controllo governativo, il colpo sarebbe mortale sia per il Califfo sia per i suoi alleati di fatto (contro Assad)…verrebbe ricomposta l’unità territoriale del legittimo governo siriano e gli Usa non potrebbero piú intervenire militarmente. Se aggiungiamo che pochi minuti fa è trapelata la notizia che Erdogan, scampato all’assassinio per mano americana e Nato, avrebbe (come da me subito auspicato nella notte del fallito golpe) rinunciato a chiedere la deposizione di Assad in cambio di un freno alle "ambizioni" territoriali del Pkk, tutto fa prevedere un aggravamento momentaneo delle operazioni militari. Gli Usa, con una arroganza che viola il diritto internazionale, hanno "diffidato" la Siria a difendere Al-Hasaka ed il territorio nazionale dalla occupazione delle truppe curde dello Ypg (con truppe speciali americane al seguito)…una aberrazione pericolosissima perché foriera di scontri diretti tra siriani,americani e (forse) russi. Se Erdogan butterà a mare Usa,Nato ed UEismo e rovescerà il fronte siriano, per BombObama e Clinton sarà davvero dura sostenere i tagliagole di Al Nusra e i curdi. Non si può prevedere cosa accadrà esattamente..ma una cosa è già assodata : il piano di frantumazione della Siria con eliminazione di Assad è fallito..ed il numero di occidentali che hanno aperto gli occhi sul reale scopo della "crociata occidentale" contro Damasco è aumentato a dismisura!