Roma Capitale. Stadio Paolo Rosi. Affitto a 52 Euro l’anno è un inconcepibile degrado. Sollecitata sindaca Raggi

Campi da tennis, pallacanestro, calcetto, bocce inutilizzati da anni e degradati, immobili fatiscenti, alberature pericolanti, aree a verde incolte e rifiuti sparsi. Così si presenta lo stadio Paolo Rosi (ex Stadio delle Aquile). 140.000 metri quadrati concessi dal Comune di Roma ai dipendenti dello stesso comune tramite il CRAL (Circolo Ricreativo Aziendale dei Lavoratori) per la modica cifra di 52 euro l’anno (esattamente 51,65 euro). Le foto testimoniano solo una parte del degrado. L’unica area decente sono le corsie per l’atletica affidate alla Fidal, la federazione di atletica leggera affiliata al CONI.

La convenzione tra il Comune di Roma e il CRAL prevede che lo stesso Circolo debba provvedere a "realizzare a propria cura e spese le eventuali opere di adattamento ed eventuale valorizzazione dell’immobile,…., senza la necessità di ulteriore atto e senza il diritto al rimborso della relativa spesa" e di "farsi carico di tutte le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria". L’evidenza del degrado, però, è sotto gli occhi di tutti. Non e’ piu’ tollerabile che un’area pubblica venga lasciata in tale abbandono.

Abbiamo sollecitato la sindaca Virginia Raggi ad assumere le iniziative del caso, considerato che si e’ in presenza di inosservanze alle prescrizioni della convenzione e di danno alla cittadinanza per la mancata utilizzazione di impianti pubblici.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc