La tua banca ha cambiato il modo con il quale calcola gli interessi: quello che c’è da sapere in sintesi

Da pochi giorni sono entrate in vigore le nuove norme relative all’applicazione degli interessi nei conti correnti bancari, in particolare sulle aperture di credito in conto corrente. Entro il 30 Settembre 2016, in base alle disposizioni della Delibera CICR del 3 Agosto 2016, tutte le banche avrebbero dovuto adeguare i contratti. E’ buona cosa verificare se il proprio rapporto sia stato adeguato o meno.

Le nuove norme stabiliscono che gli interessi dei conti correnti, attivi e passivi, non solo devono avere la medesima periodicità (come era già prima) ma devono rispettare anche i seguenti criteri:
1) la periodicità non può essere inferiore all’anno, e quindi accadrà che sarà sempre annuale;
2) il calcolo degli interessi dovrà essere effettuato il 31 Dicembre;
3) gli interessi sono esigibili il 1° Marzo dell’anno successivo;
4) il cliente può autorizzare, anche preventivamente, l’addebito degli interessi sul conto corrente, ovviamente quando questi diventano esigibili. In questo caso, gli interessi diventano, per legge, capitale e non ci sarà più l’infinita discussione sull’anatocismo (ovvero gli interessi sugli interessi);
5) l’autorizzazione di cui sopra è sempre revocabile.

I correntisti dovranno valutare se concedere o meno questa autorizzazione. La nostra impressione è che, nella pratica, specialmente per i rapporti aziendali, la prassi sarà che questa venga sempre concessa. Di fatto, quindi, con queste norme sarà stato sancito definitivamente l’anatocismo annuale con un ritardo di due mesi.

Per molte aziende che lavorano continuamente sulla base di affidamenti bancari, queste nuove norme possono modificare in modo non trascurabile i propri piani finanziari. Sicuramente ci sono novità positive, ma è anche probabile che le banche modifichino le condizioni. Sarà molto utile, quindi, cogliere l’occasione di queste modifiche per prestare maggiore attenzione alla pianificazione degli affidamenti bancari regolati in conto corrente.

Alessandro Pedone, responsabile Aduc Tutela del Risparmio