L’importanza della prevenzione per favorire l’attuazione di ottimi stili di vita nei siciliani. Punta a questo il primo workshop regionale dal titolo “P.R.P. 2014/2018 – I Piani Aziendali della Prevenzione”, organizzato dall’Assessorato alla Sanità Regionale alla Salute, Dipartimento per le Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico, e dall’ASP di Catania, in programma venerdì 28 Ottobre 2016 nella Sala Congressi dell’Hotel Nettuno di Catania. Un’intera giornata dedicata alla prevenzione a tutto tondo durante la quale verranno analizzate – per contrastarle – abitudini e patologie.
Rispetto al resto del Paese i siciliani fanno poca attività fisica, presentano una maggiore frequenza di obesità. Non rispettano sempre i divieti di fumo nei locali pubblici o nei luoghi di lavoro. Non indossano le cinture di sicurezza in automobile. E neanche gli accessori di sicurezza imposti nei lavori a rischio. Gli 80 morti registrati in Sicilia sui luoghi di lavoro nel 2015, sono in diminuzione rispetto al 2014 (89) ma in controtendenza rispetto al dato nazionale che ne conta 1246 nel 2015 con un aumento dell’8% rispetto al 2014. In più sono pochi gli anziani che si vaccinano contro l’influenza, ma migliora nettamente il ricorso alla diagnosi precoce oncologica.
Grazie alla prevenzione – questo testimonia un’indagine condotta dalle ASP siciliane e dall’Osservatorio epidemiologico regionale – si sta iniziando a intravedere una notevole inversione di tendenza sul numero dei bambini obesi delle terze elementari. Un calo che è pari al 4% e che ha fatto scendere la regione dal secondo (2007) al settimo posto (2014) nella classifica nazionale dei bambini in sovrappeso. Buoni risultati ottenuti in questo, come in altri campi, grazie a una politica di intervento iniziata nel 2012. Anno in cui l’Assessorato ha riconosciuto la centralità della prevenzione nelle azioni dei programmi sanitari regionali, ha dotato le Aziende di Uffici di promozione della Salute e ha reso applicabili, in maniera omogenea in tutto il territorio, le buone pratiche basate sull’evidenza scientifica e sui corretti stile di vita.
Il Piano Regionale della Prevenzione, in applicazione del D.A. 351/2016 dell’08.03.16, persegue l’attuazione di 35 linee di intervento, che fanno capo alle ASP, per il contrasto ai fattori di rischio per le malattie cardiovascolari, obesità, diabete, incidenti (stradali, domestici e sul lavoro) e in campo oncologico. Ed è leader nella prevenzione primaria che individua nei piccolissimi la scommessa di miglioramento su cui puntare per contrastare, e ribaltare negli anni, i dati che affliggono le patologie isolane tra cui il 21% di persone con alti livelli di colesterolo o il 43% di sedentarietà tra i 50-69enni.
Tra le eccellenze va registrato un consumo di alcool tra i più bassi d’Italia (9% in Sicilia contro il 17% italiano) tra gli adulti, anche se queste percentuali aumentano nei ragazzi tra gli 11 e i 15 anni (16,4%).
Il workshop individua e determina gli ambiti di intervento della prevenzione per il prossimo triennio. Un modo per mettere in rete le competenze dei professionisti impegnati nella realizzazione e valutazione del Piano in un raggio d’azione a 360 gradi. L’inizio è previsto per le ore 9:00 del mattino con il saluto delle autorità: il sindaco di Catania, Enzo Bianco, il presidente della commissione Sanità ARS, on. Giuseppe Di Giacomo, l’Assessore Regionale alla Salute, on. Baldassarre Gucciardi, il Dirigente Generale del Dipartimento ASOE, Ignazio Tozzo; il Direttore Generale dell’ASP Catania, Giuseppe Giammanco, il Magnifico Rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro. L’introduzione e presentazione del P.R.P. è affidata al Dirigente del Servizio dott. Salvatore Requirez il quale, insieme all’ing. Antonio Leonardi, Direttore SIA dell’Asp di Catania, è il responsabile scientifico del progetto.
“L’innovazione del decreto sulla prevenzione – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Baldassarre Gucciardi – si basa nell’aver introdotto nel sistema di programmazione regionale, i Piani Aziendali della prevenzione. Attraverso questi Piani, soprattutto nelle aree metropolitane di Catania, Palermo e Messina, si integrano gli orientamenti alla prevenzione che vengono gestiti anche dalle aziende di carattere ospedaliero che esistono nel territorio. Fattore importantissimo, dal punto di vista della strategia perché da un lato li rende omogenei e dall’altro consentono agli ospedali di offrire un supporto fondamentale per gli screening o la prevenzione delle patologie neoplastiche”.
Di valore strategico parla il dott. Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Asp di Catania: “La prevenzione negli ambienti di vita e di lavoro assume un valore strategico, in particolare in questo momento storico, per la tutela della salute del cittadino e del lavoratore. Ho condiviso pienamente la scelta dell’Assessorato alla Salute di organizzare un workshop a Catania per illustrare gli obiettivi del Piano regionale della prevenzione. Anche la nostra Azienda ha approvato il suo Piano della prevenzione che stabilisce obiettivi, azioni e programmi da attuare sul nostro territorio, con i relativi indicatori per poter misurare concretamente e dettagliatamente il conseguimento degli obiettivi di salute previsti sia dal Piano regionale della prevenzione, sia da quello aziendale. In questo ambito un ruolo strategico assume il Dipartimento della prevenzione che, nella poliedricità e multidisciplinarietà che lo caratterizza, garantirà l’attuazione di tutti gli interventi previsti”.
Ignazio Tozzo, Dirigente Generale del Dipartimento ASOE: “Il workshop ha la finalità di condividere con gli operatori le iniziative che si stanno portando avanti per attuare il Piano Regionale della Prevenzione. Nell’ottica di spostare l’attenzione da quello che è il profilo assistenziale a quello di prevenzione delle malattie croniche degenerative. Una sorta di Stati Generali della Sanità sotto il profilo del miglioramento della qualità della vita”.