“L’Uisp in campo contro la violenza sulle donne”: è questo lo striscione che l’associazione esporrà nel corso delle iniziative sportive previste nel fine settimana in tutta Italia. Il 25 novembre si tiene la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per rilanciare il costante impegno in difesa dei diritti e per le pari opportunità. L’Uisp aderisce alla manifestazione di Roma, “Non una di meno”, in programma sabato 26 novembre, e promuove e partecipa alle iniziative sul territorio.
“La violenza di genere nel nostro Paese evidenzia il problema culturale di una società che vorrebbe ancora oggi la donna come soggetto subordinato, anche nello sport – dice Manuela Claysset, responsabile politiche di genere Uisp – Ai fatti di cronaca drammatici che si susseguono quotidianamente, e che coinvolgono intere famiglie, occorre aggiungere gli interventi di misoginia che stanno caratterizzando il clima politico europeo e mondiale”.
"Lo sport rappresenta un ambito educativo e formativo fondamentale per promuovere una diversa cultura – continua Claysset – Noi lo facciamo attraverso la diffusione dei valori e il perseguimento degli obiettivi raccolti nella Carta europea dei diritti delle donne nello sport, per promuovere uguaglianza ed una diversa cultura: abbiamo realizzato una versione a fumetti della Carta che presenteremo martedi 13 dicembre nel liceo romano Machiavelli”.
Molte le iniziative sul territorio: segnaliamo l’incontro pubblico “Noi diciamo NO alla violenza” che si terrà a Napoli venerdì 25 novembre, dalle ore 11, nell’ISIS Livatino, via Atripaldi 42. L’iniziativa è promossa dall’Uisp insieme al Centro Ateneo SInAPSI dell’Università Federico II. I ragazzi prenderanno parte ad un percorso didattico, sportivo e di sensibilizzazione sulla "violenza". Alla fine dell’incontro i ragazzi saranno coinvolti in attività di difesa personale e capoeira, con educatori Uisp.
A Torino l’Uisp partecipa al flash mob in programma sabato 26 novembre alle ore 14.30 in piazza San Carlo, contemporaneamente allo svolgimento della manifestazione di Roma. Anche le favole ed i giochi possono essere occasioni per educare bambini e bambine a diventare adulti non violenti e non discriminanti: Torino proporrà questa sperimentazione in alcune scuole primarie in cui gestisce attività pre e post scuola, con laboratori creativi dal titolo "Giocare a modificare le fiabe".