I Finanzieri del Comando Provinciale di Firenze stanno dando esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Firenze – Angelo Antonio Pezzuti, su richiesta del Sost. Proc. Christine von Borries della locale Procura della Repubblica diretta dal Procuratore Giuseppe Creazzo, nei confronti di due fratelli imprenditori fiorentini (T. B. di anni 50 e F. B. di anni 55) per l’ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta. Unitamente alla misura coercitiva personale è stato disposto anche il sequestro preventivo “per equivalente” dei beni nella disponibilità di uno degli indagati (T. B.) per un totale di circa 2 milioni di euro. Il provvedimento giudiziario – al momento eseguito dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Firenze unicamente nei confronti di F.B., in quanto il fratello T.B. trovasi occasionalmente all’estero – trae origine da un’attività info-investigativa che ha fatto emergere la sottrazione da parte di T. B., con il concorso del fratello F. B., di oltre 3 milioni di euro a danno della società “S. Srl” (società con sede a Firenze e operante nel settore della creazione, progettazione, produzione e commercializzazione di orologi da polso e loro componenti, nonché nella prestazione di servizi di marketing e di intermediazione commerciale). Più nel dettaglio, le indagini dei finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno messo in luce che il T.B. da un lato, versava i proventi dell’attività imprenditoriale della società su un conto corrente personale; dall’altro, utilizzava fondi della stessa società per finalità personali, così da riuscire ad avere un altissimo tenore di vita, altamente sproporzionato anche rispetto a quanto fiscalmente dichiarato. Per tale condotta illecita, T.B. è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria fiorentina anche per l’ipotesi di reato penale tributaria di infedele dichiarazione per gli anni d’imposta 2012, 2013 e 2015, avendo omesso di dichiarare redditi per oltre 2,3 milioni di euro.