TORTURA, PECCATO CHE IL REFERENDUM NON CI HA LIBERATO …

“Se c’è una cosa che ci fa sentire profondamente rammaricati del fatto che al referendum non abbia vinto il ‘SI’”, è il fatto che Luigi Manconi non sia andato a casa con l’abolizione dell’attuale Senato. La riforma avrebbe liberato tutte le migliaia e migliaia di Appartenenti alle Forze dell’Ordine di lui e da lui, ponendo così fine alla vera e sola tortura praticata in Italia, quella di quest’uomo schiavo di un’ideologia politica e con essa dei preconcetti che ne derivano, che non esita a sfoderare tutta la propria violenza e le proprie invettive contro di noi ovunque si trovi ed in qualsivoglia circostanza”.
Questa l’ennesima replica di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia al senatore Luigi Manconi che, in occasione di un recente incontro promosso a Roma sul tema della tortura ha detto, fra l’altro: “… c’è anche un uno scandalo nello scandalo cioè la negazione – nel testo di legge che stava per essere approvato dal Parlamento – dell’assunto della tortura come attività di pubblici ufficiali. A mio avviso c’è una persistente sudditanza psicologica da parte della classe politica nei confronti delle forze di polizia. Questa sudditanza deve essere affrontata a livello sociale e il reato di tortura deve diventare materia di mobilitazione attiva dei cittadini…”.
“Perfetto – sbotta Maccari -! Ci mancava solo un senatore della Repubblica che lancia messaggi cifrati istigando alla mobilitazione attiva dei cittadini… laddove quel ‘attiva’ sappiamo immaginare bene cosa possa significare… Come se non prendessimo già abbastanza bastonate e pietre e bombe carta e sputi e insulti e chi più ne ha più ne metta, durante le manifestazioni quotidiane che possono avvenire solo grazie al fatto che questi ‘cretini’ si pongano come bersagli. Come se non bastassero le botte, le coltellate, i colpi di pistola, gli investimenti con le auto e chi più ne ha più ne metta ogni maledetta volta che facciamo servizio in strada. Come se non bastassero le campagne d’odio ordite da chi ha tutto da guadagnare dalla visibilità e dalla triste fama che accompagna chi si accanisce contro di noi. Il senatore Manconi deve farsi persuaso che in Italia non c’è sudditanza di alcuno nei confronti delle Forze di Polizia, che sono le peggio trattate e le meno tutelate d’Europa. In Italia c’è solo la schiavitù assoluta ed insopportabile di un Paese soggiogato dai deliri di uno a cui nessuno riesce a negare un microfono perché si fregia del titolo di senatore e, drammaticamente, ne prende pure lo stipendio per andarsene in giro allegramente ad infangare e calpestare l’onore di quei Corpi che sono baluardo della democrazia e garanzia di libertà per i cittadini!”.