Da chiederci perché i cittadini " non spendono e accumulano, laddove ne hanno la possibilità"; la risposta è da rintracciare nella mancanza assoluta di fiducia nei confronti dei servizi pubblici essenziali e nella presa di coscienza dell’impossibilità di poter affrontare con serenità le esigenze future prevedibili, la vecchiaia e l’istruzione universitaria per i propri figli ne sono esempio,ancor più quelle imprevedibili, la malattia è una fra quelle che più preoccupa, o piuttosto la perdita del posto di lavoro. Cresce, in assicurazioni, la richiesta di copertura dei servizi essenziali; pensioni integrative, polizze sanitarie, prodotti di accantonamento anche di lunga durata,con certezza del capitale, da destinare ai figli in caso di premorienza o di sopravvivenza a garanzia di una base di partenza per un futuro che appare sempre più incerto per le future generazioni. L’incertezza genera la paura; comprimere i consumi e accantonare liquidità immobilizza la crescita economica.
Giovanna Cardile