La Guardia di Finanza di Pesaro prosegue nella sua azione di tutela delle fasce deboli ponendo fine ad un raggiro perpetrato da un curatore giudiziario ai danni di una persona incapace di provvedere a se stessa. L’attività di indagine – coordinata dalla Procura della Repubblica di Urbino e condotta dai finanzieri della Compagnia di Urbino – è stata concentrata nei confronti di un curatore giudiziario che, dal 2006 al 2015, ha “custodito” i beni e le disponibilità finanziarie di un anziano con problemi cerebrali sin dalla nascita. Attraverso mirati accertamenti bancari e patrimoniali la Guardia di Finanza ha scoperto che il curatore giudiziario si sarebbe appropriato di oltre 67.000 Euro sottraendoli dal conto corrente dell’assistito, da lui custodito. Le indagini dei finanzieri hanno portato, quindi, alla denuncia per peculato del curatore e all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Urbino, finalizzato alla confisca per equivalente dei beni dell’indagato fino al raggiungimento della somma indebitamente sottratta. Tale vicenda segue altri casi eclatanti “di raggiri”, operati ai danni di persone anziane o inabili, sventati dalle fiamme gialle pesaresi negli ultimi mesi: la truffa all’anziana e inconsapevole milionaria, la circonvenzione perpetrata dalla badante straniera e il caso dell’amministratore di sostegno che si è appropriato degli averi di una vecchietta con grave patologia neurologica. L’operazione conclusa costituisce un altro forte segnale di concreta vicinanza delle istituzioni ai cittadini e, in particolare, alle categorie sociali più deboli, per la loro tutela e la difesa dei loro interessi economici e patrimoniali.