RICICLAGGIO, VERBALIZZATO NOTO AVVOCATO

L’azione di servizio delle Fiamme Gialle in tale ambito operativo persegue lo scopo di ricercare e reprimere tutti i fenomeni illeciti in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza, compromettendo la corretta allocazione e distribuzione delle risorse. In questa dinamica monitora i flussi finanziari allo scopo di seguire le tracce dei reati che generano profitti, ricostruendone il percorso ed individuandone i reali mittenti e beneficiari. I Finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria- Sezione Tutela Economia – nell’ambito delle attività volte alla prevenzione e al contrasto al riciclaggio, nei giorni scorsi, hanno concluso un controllo diretto al riscontro della normativa antiriciclaggio, nei confronti di un avvocato del foro di Biella. La normativa impone che gli avvocati e i notai debbano: – Annotare su un apposito registro, tra le altre, tutte le operazioni che abbiano un importo superiore ai 15.000 Euro e/o un valore non determinabile. – Effettuare “un’adeguata verifica” della clientela per la quale operano, inserendo nei fascicoli i documenti dell’identificazione, provvedendo ad acquisire le informazioni sui clienti, sui titolari effettivi delle transazioni nonché sulle motivazioni sottostanti alle operazioni richieste o eseguite atte a scongiurare la movimentazione illecita di denaro; – Inoltrare, qualora vi siano i presupposti (sospette attività collegate al riciclaggio e/o al finanziamento al terrorismo), la segnalazione di “operazione sospetta” all’Unità di Informazione Finanziaria (U.I.F.). Durante il citato controllo, i Finanzieri hanno accertato che il professionista aveva omesso di istituire il suddetto registro della clientela omettendo, pertanto, di annotare il nominativo dei clienti per i quali aveva prestato la propria attività di consulenza legale afferente ad operazioni di valore superiore ai 15 mila Euro. Di conseguenza, al legale sono state contestate le relative violazioni che prevedono sanzioni amministrative da 5.000 € a 50.000 €. Sono stati ravvisati, inoltre, passaggi di denaro contante oltre la soglia (si rammenta che fino al 31.12.2015 il limite per l’utilizzo del contante era 1.000 € e che attualmente detto valore è stato innalzato a 3.000 €) per i quali sono stati elevati n. 6 verbali di contestazione ai sensi del Decreto antiriciclaggio, che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria il cui ammontare va dall’uno al quaranta per cento dell’importo trasferito. Continua, senza sosta, l’impegno delle Fiamme Gialle per prevenire, ricercare e reprimere tutti i fenomeni illeciti in grado di inquinare i circuiti legali dell’economia.