Se il MODELLO DI SVILUPPO “illuminato” messo in piedi in tre anni e mezzo dall’amministrazione Accorinti è quello basato su 30 eventuali assunzioni pubbliche (se andrà bene e tra oltre un anno) o su qualche decina di stabilizzazioni anziché su PONTE, TURISMO, INNOVAZIONE e RICERCA e RIUSO (Rigenerazione Urbana Sostenibile) allora è bene organizzare un “treno bianco” e andare tutti via prima dell’inevitabile fine. Se a questa miopia si aggiunge che i Messinesi sono costretti da inizio mandato ad assistere ai “teatrini su sfiducia ed i kinder” messi in scena da un Consiglio Comunale inadeguato di pari livello di Sindaco e Giunta allora il quadro desolante è completo. A Messina esistono 3 Città o meglio tre modi di “essere Comunità”. Le 3 Messine vivono tutte nel medesimo contesto sociale, economico e culturale e tutte e 3 affrontano la grave crisi internazionale che da noi sembra essere più grave, quasi infinita. Eppure solo una di queste Messine segna il passo. Solo una non riesce, nonostante i proclami, a prendere le distanze dai soliti metodi basati su emergenze e propaganda becera e antiquata!! Se, infatti, da un lato l’Università scala posizioni, migliora formazione e servizi, costruisce virtuosi percorsi di innovazione e sviluppo dall’altro si registrano i fallimenti clamorosi di un’amministrazione Comunale incapace di migliorare la qualità della vita, incapace di costruire un Modello di Sviluppo Sostenibile e Concreto addirittura incapace di garantire anche i Servizi Essenziali. Tali considerazioni trovano conferma nelle dichiarazioni di inizio anno del Sindaco che, oltre alle ultime sceneggiate con la finta opposizione, continua a propagandare l’ordinaria amministrazione (la normalità altrove) come una lunga collazione di “svolte epocali”!!
Ciò che lascia davvero perplessi è che questo avvenga con 400 tonnellate di Rifiuti per strada, una Crisi dell’Occupazione Inarrestabile, Servizi Sociali Inesistenti, Scuole Disastrate e Mense Scolastiche Fantasma, Crisi Idriche Continue e da Film Horror, una gestione approssimativa dell’Emergenza Profughi, un PRG fermo al palo da inizio mandato, una Gestione del Territorio approssimativa come nel caso dai Torrenti già attenzionato dalla Magistratura, Emergenza TIR, Nuova Concessione e Porto di Tremestieri “insabbiati” nonostante proclami e FLOTTE COMUNALI varie, Bilanci puntualmente e trionfalmente presentati e votati dalla Giunta poi stravolti e modificati dalla realtà dei fatti, Stabilizzazioni utilizzate con sistemi da Prima Repubblica e nonostante un “Assessore-Houdini” che dopo aver mostrato alla stampa la “carpetta” per il dissesto oggi racconta una storia diametralmente opposta, debiti e contenzioso che continuano a trovare l’assurda copertura finanziaria in un piano decennale rivisto 5 volte e mai approvato dal Ministero, stipendi a rischio ed un’atm che diventa “virtuosa” dimenticando di dire alla Città che dai 9 milioni di contributo comunale (sempre dalle tasca dei Messinesi) della gestione Conte nel 2013 si è passati quasi al doppio fino agli oltre 17 milioni di quella Foti, Isole Pedonali senza modifiche al Piano Urbano del traffico, Piste Ciclabili sulla carta, senza dimenticare poi le “Super-Aziende” ed i costi altissimi per servizi inesistenti.
Chiudiamo, tra l’altro in modo incompleto e non sufficientemente esaustivo, questo “bollettino di guerra” ricordando lo stato di degrado in cui versano il verde, le strade e le Piazze di Messina.
In tal senso la gestione approssimativa di Piazza Cairoli ci dà l’occasione di poter parlare fortunatamente anche della terza Messina: quella degli imprenditori privati, delle associazioni di categoria e degli ordini professionali, dei volontari e soprattutto dei giovani.
Un’altra Messina che con i risultati ha supplito a deficienze amministrative imbarazzanti ridando dignità al Centro cittadino ed al Natale nonostante Sindaco e Giunta invece iper-presenti solo per gli scatti di rito e per provare ad accaparrarsi meriti altrui.
Anche questa Messina laboriosa e pratica dimostra come esistano competenze e capacità assolute per voltare pagina sul serio.
Pensiamo all’eroico Alberto Smedile che, invecchiato nell’attesa di poter investire e lavorare nella propria Città, si vede revocare d’ufficio una nuova Concessione per un chiosco.
Si pensi ai giovani organizzatori delle Olimpiadi Estive (MOP) ed Invernali che riescono ad attirare l’attenzione dei media Nazionali promuovendo l’immagine di Messina mentre localmente, se non fosse stato per CUS e Università (non è ovviamente un caso) sarebbero rimasti soli a lottare per provare "a fare ed a restare" nella loro città.
A Messina, a pari condizioni di difficoltà, esistono quindi una grande Università, una classe di Imprenditori Giovani e meno giovani in grande fermento, un gruppo nutrito di Professionisti spesso costretto al volontariato per amore della Città e un esercito di volontari veri (Terra di Gesù onlus in testa). Poi esiste anche una politica minuscola, di ieri e di oggi, assolutamente inadeguata e non all’altezza delle necessità e delle capacità di questa Comunità. Non ci resta quindi che attendere che questo incubo finisca nella speranza che finalmente anche la terza Messina sia all’altezza della sfida. Noi continuiamo a crederci.
reset c’è!
Il Rappresentante
Alessandro Tinaglia