di ANDREA FILLORAMO
Mi preme innanzitutto evidenziare che IMGPress ha partecipato vivamente, in questi ultimi anni, alla vita dell’arcidiocesi, dando un importante contributo di chiarezza in merito alle situazioni che man mano maturavano e che condussero inopinatamente alle obbligate dimissioni del vescovo, Mons. Calogero La Piana. L’ha fatto con disinteressata disponibilità all’ascolto e al dialogo con quei preti, che hanno sofferto per le ingiustizie, le imposizioni, le decisioni e le maldicenze. L’ha fatto, ancora, cercando, come da più parti si chiedeva, non di occultare quanto era sotto gli occhi di tutti; evitando lo scandalismo dietro il quale potevano trovare rifugio quanti non amano la verità, ma soltanto il gossip; rispettando e esigendo il rispetto nei confronti di tutti. Non mancava e non poteva mancare, nello scrivente, la consapevolezza che il potere, rappresentato dal vescovo o dalla sua “corte”, come del resto ogni potere che non diventa “servizio”, non amava la diversità, la passione non controllabile, la vera singolarità. Esso, non rispettava i diritti degli individui – a parte quelli che tollerava, rendendoli però congrui entro la propria idea preconciliare di Chiesa – e vedeva in ogni espressione di libertà un pericolo e una minaccia da mettere quindi sotto controllo, a norma. Esso tanto ha fatto e ha potuto fare, tranne far tacere chi, al di fuori del presbiterio (ma talvolta “in compagnia” di qualche sparuto prete apertamente libero), alzava la sua voce, fino a tediare i lettori, in difesa dei suoi preti obbligati al silenzio. Non ci meravigliamo di ciò, in quanto, purtroppo in una buona parte del mondo ecclesiastico, come più volte abbiamo sostenuto, è assente la “cultura della libertà”, che è l’unica strada per la Chiesa per portare a termine il suo compito specifico che è l’evangelizzazione. Senza questa cultura tutto diventa “sceneggiata”, “culto esterno”, “gestualità”, “rappresentazione”, “superstizione”. Per tutti questi motivi, in attesa di tempi migliori per la chiesa locale, anche IMGPress, accoglie, il 7 gennaio 2017, con soddisfazione il nuovo arcivescovo di Messina, Lipari e Santa Lucia del Mela, Mons. Giovanni Accolla, che prende possesso della sua Sede Metropolitana. Auguriamo che egli possa favorire lo spessore culturale di ogni attività religiosa e civile in una città, che, a parere del suo predecessore, è “una metropoli senza identità”e che riesca, come diceva Benedetto XVI ad “allargare gli spazi della razionalità”, di cui si ha bisogno in tutta l’arcidiocesi.