Durante un consueto pattugliamento delle acque del basso adriatico effettuato dalle Fiamme Gialle nonostante le rigidissime temperature di questi giorni, veniva intercettata un’imbarcazione sospettata di traffici illeciti che dirigeva verso le coste pugliesi. Immediata scattava la risposta del dispositivo aeronavale del Corpo, realizzato con le vedette veloci del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari, competente per la sorveglianza delle coste pugliesi, e un pattugliatore del Gruppo Aeronavale di Taranto che svolge le funzioni di Centro di Coordinamento Locale Frontex per l’operazione “TRITON”. All’alba di oggi, a circa 11 miglia al largo di Brindisi, l’equipaggio di un pattugliatore veloce del Corpo localizzava il motoscafo segnalato, carico di involucri di sostanza stupefacente che navigava verso le coste brindisine. Una vedetta veloce open delle Fiamme Gialle, in poco tempo raggiungeva il mezzo fuggitivo, bloccandolo a poche miglia a largo di Brindisi. A bordo erano presenti due soggetti ed un notevole carico di droga. Il natante, lungo 10 metri con due potenti motori entrobordo, veniva condotto agli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Brindisi. Gli scafisti, P.D., brindisino di 47 anni e B.H., albanese di 45 anni, venivano arrestati per detenzione e traffico internazionale di stupefacenti e posti a disposizione della locale Autorità Giudiziaria. Lo stupefacente, pari a 1 tonnellata e 900 chilogrammi di marijuana, confezionata in 84 colli di varie dimensioni, sottratto al mercato illegale, avrebbe fruttato al dettaglio oltre 19 milioni di euro all’organizzazione criminale. Sono in corso approfondite indagini in collaborazione con le Autorità di polizia albanesi e con il Nucleo di Frontiera Marittima di stanza a Durazzo per risalire al sodalizio criminale responsabile del traffico internazionale di sostanze stupefacenti.