Per primi – e da sempre – con documenti/comunicati stampa e interrogazioni consiliari abbiamo criticato l’irragionevole e folle disegno del Governo di riordino delle Autorità Portuali che vede Messina relegata in un angolo e mortificata rispetto alla sua risorsa principale: il mare.
Tutto ciò sino ad oggi è avvenuto non per ragioni oggettive ma solo per meri tornaconti politici di bassissimo cabotaggio.
Nessuna sollecitazione in questi anni è stata raccolta dalla deputazione nazionale/regionale messinese né dal Sindaco, troppo esaltato dalla suggestiva idea di costruire “ponti ed infrastrutture ideali” per rendersi conto che lo “stavano fregando”, che la Sua Città doveva giocare un altro ruolo e che i suoi colleghi (Bianco in primis) stavano già costruendo un percorso a tutela degli interessi delle loro Città.
Dopo aver (noi si!) combattuto una battaglia “a mani nude” (come si dice ormai dalle nostre parti) con le poche armi a disposizione, nelle ultime settimane ci siamo imposti il silenzio consapevoli che “qualcuno” la nostra Città “se l’era giocata” e “non l’aveva difesa”.
Oggi rompiamo questo silenzio assaliti da un irrefrenabile desiderio di verità e chiarezza perché non è ammissibile assistere al teatrino di taluni politici e di taluni partiti che, da complici dell’ennesimo scippo subito da Messina, si cercano di precostituire alibi inaccettabili.
Il riordino delle Autorità Portuali ha una paternità precisa: PD ed NCD. E porta il nome di due Ministri: Lupi (NCD) e Delrio (PD). Tutto il resto sono chiacchiere! In Sicilia le responsabilità sono tutte riconducibili al Governo Crocetta ed a chi lo sostiene (PD-NCD/AREA POPOLARE-DR). Non basta qualche “Consiglio Comunale aperto” o qualche visita/spot del Presidente Crocetta a Messina per prendere in giro i messinesi!
Questo gioco soprattutto interno al PD ed alle sue correnti (renziani in primis), proteso a riposizionamenti interni ed a giustificarsi con l’opinione pubblica è paradossale ed inaccettabile. Ed ancora più paradossale è rimandare a nebulose responsabilità di altri Governi per alleggerire quelle di chi ormai da anni purtroppo è alla guida del Paese e della Sicilia.
A Palermo e a Roma, infatti, ci sono Governi con un chiaro colore politico: cari Dirigenti politici e cari On.li Parlamentari se vi stanno davvero a cuore le sorti di Messina intervenite, subito! Con la forza di chi governa non con le scuse di chi si appella a ricorsi, commi, articoli. La Riforma non l’ha determinata lo Spirito Santo ma è stata scritta nelle stanze di alcuni partiti e di alcune segreterie. Basta chiacchiere. Se lo farete, forse, la cittadinanza vi perdonerà l’indifferenza ed il menefreghismo degli ultimi anni sull’argomento. E ve ne saremo tutti grati.
Infine, in attesa che si giochino i tempi supplementari di questa strategica partita, su Marte (ovvero dalle parti di “Cambiamo Messina dal Basso”) taluni si sono incontrati nei pressi della “Villa Sabin” per fare recriminazioni sterili e populiste contro l’Autorità Portuale di Messina, senza sapere che sulla Terra, il loro Sindaco ha già fatto abbastanza per demolirla. Ma per fortuna – forse – almeno questo problema la Città sta per risolverlo.
Piero Adamo
Consigliere Comunale
Daniele Travisano
Consigliere IV Circoscrizione
Ferdinando Croce
Vento dello Stretto