Nonostante una lettera con cui oltre 100 Procuratori della Repubblica hanno chiesto al Ministro della giustizia di riconsiderare la posizione del Governo in ordine alla magistratura onoraria a cui si sono aggiunti numerosi Presidenti di Tribunale, Il Ministro Orlando continua a eludere le domande della categoria, che chiede esclusivamente la tutela dei propri diritti retributivi e previdenziali basilari e il mantenimento in servizio sino all’età pensionabile, in coerenza con quanto prescrivono la Costituzione e il diritto sovranazionale.
A sostegno dell’inerzia governativa si adduce che la stabilizzazione della categoria troverebbe contraria la magistratura di ruolo, benché non ne siano in alcun modo insidiate le prerogative esclusive, essendo pacifico che essa sia l’unica titolare di tutte le funzioni diverse da quelle giudiziarie devolvibili a giudici singoli: ossia quelle presidenziali, direttive, semidirettive e di composizione e designazione elettiva dei componenti di organi collegiali di autogoverno (elettorato attivo e passivo).
Parimenti dilatorio e fuorviante appare il parere richiesto dal Ministro al Consiglio di Stato sui limiti stabiliti nella citata legge-delega che, con i suoi contenuti iniqui e disfunzionali al buon andamento della giustizia, costituisce “il problema”… e non la sua soluzione.
Per difendere il proprio diritto a svolgere le funzioni loro affidate in condizioni dignitose – e rispettose di quella indipendenza che la Costituzione riconosce a tutti i magistrati a tutela del cittadino – e per ribadire la propria volontà di fornire un effettivo e sempre maggiore supporto alla magistratura di ruolo, con la lealtà e lo spirito di servizio da sempre manifestato in anni di professione, i magistrati onorari sciopereranno dal 17 al 21 aprile, chiedendo al Governo il varo tempestivo di una riforma seria della categoria, che attui i diritti loro riconosciuti dalla Costituzione, dal diritto dell’Unione europea e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, eliminando ogni forma di ingiustificata discriminazione che non trovi puntuale e proporzionale giustificazione nella specificità delle funzioni loro affidate.
Il Segretario Generale Il Presidente Vicario
Dr. Giovanni Pomarico Dr. Raimondo Orrù