La partecipazione straordinaria di Peppe Servillo ad arricchire ancora di più l’appuntamento cardine dell’ultima parte della Stagione artistica 2016/2017, “Un canto mediterraneo”, progetto del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto, fortemente voluto dal Sindaco Roberto Materia e dal direttore artistico Sergio Maifredi, con la regia di Mario Incudine, maestro concertatore Antonio Vasta, in esclusiva per il Teatro “Mandanici”. Lo spettacolo vede il coinvolgimento di cento musicisti, eccellenze del territorio.
In scena con i maestri "l’orchestra popolare Pozzo dei Goti”, formata dal coro di voci bianche “I piccoli cantori” diretti da Salvina Miano, i Visillanti di Barcellona Pozzo di Gotto, il grande ensemble di Zampogne a Paru, i giovani organettisti di S. Lucia del Mela e di Barcellona Pozzo di Gotto, i maestri dell’accademia musicale “Johann Kaspar Mertz” Carmelo Imbesi e Carmen Zangarà. Con loro gli allievi dei tre laboratori che si sono svolti, parallelamente al cartellone, al Teatro “Mandanici”: Zampogna A Paru, curato da Antonio Vasta, Canto Popolare, curato da Mario Incudine e Percussioni, docenti Francesca Incudine e Salvo Compagno.
Si riuniscono quindi in un unico progetto corale, musicisti, cantori e suonatori tradizionali. Attraverso un percorso laboratoriale dedicato agli strumenti tipici del territorio come la “zampogna a paru” vera testimonianza musicale del circondario di Barcellona, o alle varie forme di canto, tra cui il canto della “Visilla” bellissima espressione di canto para liturgico e devozionale o ancora ai ritmi dei tamburi a cornice, strumenti comuni a tutti i paesi che da Messina arrivano fino ai Nebrodi, si è creato un organico variegato e multiforme che eseguirà un repertorio che parte delle tradizioni popolari della città spingendosi oltre ad abbracciare il repertorio mediterraneo. Ad un organico stabile, formato da più di 60 elementi, si aggiunge la partecipazione di musicisti barcellonesi, espressione del fermento musicale e culturale della città come il fiatista Antonio Putzu, il polistrumentista Antonio Livoti, o ancora gli organettisti guidati dal maestro Antonio Merulla di Santa Lucia del Mela e la scuola di organetti del maestro barcellonese Pippo Benevento.
Un concerto-evento fatto di musiche di pace, di fratellanza e di accoglienza per raccontare la pluralità delle lingue e delle differenze in una sola voce.