E’ stato presentato a Roma “SportAntenne”, progetto nazionale promosso dall’Uisp in accordo con Unar, finanziato dal Ministero dell’Interno e dall’Unione Europea-Fondo Fami 2014-2020. L’obiettivo è quello di combattere e denunciare discriminazioni etniche e razziali, attraverso “antenne” collocate in 16 città italiane. Verranno raccolte segnalazioni, organizzate iniziative per favorire l’informazione e l’emersione di comportamenti discriminatori nei confronti dei cittadini dei paesi terzi, insieme ad attività sportive e sociali per l’integrazione e la mediazione.
“Con il progetto “SportAntenne” lo sport sociale e per tutti scende in campo in tutta Italia: una partita delicata e decisiva, si vince o si perde tutti insieme. In palio ci sono i tre punti dei diritti, della dignità e del rispetto – ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – Da anni promuoviamo iniziative per l’inclusione attraverso lo sport, come i Mondiali Antirazzisti. Pratichiamo la cittadinanza attraverso le società sportive del territorio: da noi tutti possono giocare insieme e crescere in consapevolezza e conoscenza dell’altro”.
“L’UNAR segue con molta attenzione il progetto SportAntenne sia perché è un progetto a valenza nazionale, sia perché si occupa non solo di svolgere un’attività di contrasto nell’ambito dello sport, ma di valorizzare il radicamento delle realtà territoriali dell’Uisp. Questo permette di raccogliere segnalazioni di eventuali discriminazioni subite da cittadini migranti – dichiara Mauro Valeri dell’Unar-Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – ci aspettiamo di avere dal progetto un quadro delle possibili tensioni a matrice etnico razziale nelle diverse realtà territoriali, al fine di mettere in atto azioni di prevenzione, utilizzando soprattutto lo sport come strumento di mediazione”
Nel corso della conferenza stampa nazionale sono stati anticipati i casi di alcune segnalazioni già raccolte: discriminazioni registrate nelle strade o nei mezzi pubblici, nei campi di calcio o negli spalti. O anche in uffici pubblici o laboratori medici, dove una signora ha chiesto di non essere “toccata” da un medico che precedentemente aveva visitato una persona africana. Il progetto proseguirà sino a marzo 2018 e “queste primissime segnalazioni possono già raccontarci la situazione delle discriminazioni etnico-razziali anche di tipo quotidiano, che entrano nella vita di tutti noi nelle città dove viviamo” hanno detto Tommaso Pozzato, “antenna” di Torino e Marco Proto, “antenna” di Caserta.
Francesco Stella ha raccontato la sua esperienza di attore teatrale e televisivo, che dalla vita quotidiana trae spunto per format di impegno civile, sui diritti e le discriminazioni.
“SportAntenne” è un progetto nazionale con presidi in 16 città: Alessandria, Bergamo, Bolzano, Caserta, Ferrara, Firenze, Giarre (Ct), Macerata, Matera, Nuoro, Roma, Taranto, Terni, Torino, Trento, Vicenza. Sono partner del progetto: Liberi Nantes ASD, Il Sicomoro Cooperativa sociale Onlus, Stella del Sud ASD. Si tratta di associazioni sportive e cooperative sociali con una lunga esperienza sul tema delle discriminazioni e dell’antirazzismo.
Sintonizzati sulla nuova frequenza contro le discriminazioni, questo è lo slogan nazionale del progetto. Ovvero: chiunque abbia subìto o sia stato testimone di un episodio di discriminazione, di molestia fisica o verbale, può contattare l’Antenna Uisp della propria città o il numero verde Unar 800901010. Verrà offerto orientamento e supporto per il rispetto dei diritti e della dignità di ogni persona.