La Francia ha votato per i due candidati alle presidenziali, Emmanuel Macron e Marin Le Pen, l’europeista e l’antieuropeista; l’uno per la sovranità europea, l’altra per la sovranità nazionale, l’uno per il rilancio dell’Europa l’altra per l’uscita dall’euro, dall’Unione europea. Due posizioni opposte che si confronteranno tra due settimane per la presidenza della Repubblica Francese. E’ probabile che Macron, visti gli appoggi dichiarati dagli altri concorrenti, vinca le elezioni. Se cosi’ fosse, e non possiamo che sperarlo, prenderemo atto che la Francia dei Lumi si è affermata. In Italia ci sono posizioni analoghe: c’è chi vuole uscire dall’Unione europea e dall’euro e chi vuole il rilanciare il progetto degli Stati Uniti d’Europa, chi vuole chiudersi nel recinto e chi vuole aprirsi a nuove prospettive. Purtroppo il nostro Paese non ha avuto un secolo dei Lumi ma ha conosciuto la Controriforma senza la Riforma, ha condannato Galileo, crede alle scie chimiche e ai tarocchi, ritiene che il ritorno alla lira, e magari al tallero o al paolo, sia la soluzione dei problemi; esperienze, non troppo lontane (vedi Argentina con il peso e il patagones), dovrebbero far riflettere, il che significa utilizzare la testa e non la pancia.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc