A spingere l’inflazione è l’aumento del 12,6% dei prezzi dei vegetali freschi rispetto allo stesso mese dello scorso anno per effetto del maltempo che con gelo e neve ha decimato le coltivazioni agricole ad aprile e che potrebbe portare a un ulteriore rialzo delle quotazioni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti a commentare i dati Istat sull’inflazione che raggiunge ad aprile il valore tendenziale dell’1,8% il valore più alto dal 2013. L’incremento dei prezzi degli ortaggi su base annua rischia, peraltro, di diventare ancora più consistente non appena – sottolinea la Coldiretti – si manifesteranno in maniera compiuta sui mercati gli effetti dei danni causati dal maltempo dei campi. Il gelo – sottolinea la Coldiretti – ha colpito l’agricoltura proprio mentre in molti territori si stavano facendo i conti della grandine che ha distrutto interi raccolti dopo un anno di lavoro. Particolarmente danneggiati i frutteti, i vigneti e le coltivazioni orticole, tanto che dal Piemonte al Veneto è stato chiesto lo stato di calamità, con la situazione che è comunque grave anche nelle regioni del Centro Italia. Peraltro, gli effetti dell’ondata di maltempo – annota Coldiretti –, sono destinati a farsi sentire anche nei prossimi mesi quando, con l’arrivo delle produzioni frutticole e, successivamente, delle uve, sarà possibile valutare gli eventuali cali nei raccolti. Una situazione che conferma i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni – conclude la Coldiretti – ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo.