Sta diventando insopportabile l’attesa per il bando di concorso da “Direttore dei servizi generali e amministrativi”, il ruolo-chiave nella scuola per l’organizzazione delle segreterie, la contabilità e la gestione del personale Ata. La selezione è attesa da vent’anni e nel frattempo il numero di posti vacanti è addirittura diventato superiore a quello dei dirigenti scolastici: oggi la rivista Orizzonte Scuola ha quantificato che sono “1.667 i posti liberi, in attesa del concorso”. Tra reggenze, con le scuole affidate a Dsga di altri istituti, e assistenti amministrativi promossi sul “campo”, in cambio di indennità ridicole, oggi un istituto scolastico italiano su cinque ha una gestione precaria a livello amministrativo. Eppure, le responsabilità che si assumono sono enormi.
Ci sono delle regioni dove i numeri sono da allarme rosso: in Lombardia, a esempio, i calcoli ufficiali, realizzati sulla base degli organici, dicono che dal primo settembre 2017 saranno vacanti ben 416 posti di Dsga su 1.132 scuole totali. Il fatto che in questi giorni si inizi “a parlare di concorso da bandire”, sempre in “attesa di novità ufficiali da parte del Ministero”, non è proprio rassicurante. Perché a settembre, come accade per i presidi, la situazione diventerà ancora più pesante: per effetto dei pensionamenti, infatti, potrebbero diventare quasi 2mila gli istituti privi del proprio “Direttore dei servizi generali ed amministrativi”.
In attesa del concorso, scrive ancora la stampa specializzata, gli assistenti amministrativi di ruolo che aspirano a poter lavorare con il profilo di DSGA hanno due possibilità: fare richiesta al DS che, valutati i requisiti e le altre disponibilità interne, procede a concedere o a rigettare tale richiesta. Oppure essere inseriti in una graduatoria formulata dall’Ambito territoriale della propria provincia, per la sostituzione del DSGA. Detta graduatoria, generalmente, viene stilata alla fine di ogni anno scolastico e ha valenza annuale.
Anief ritiene che, per tutti coloro che negli ultimi anni si sono prestati a ricoprire il ruolo di Dsga, il Miur debba prevedere un concorso riservato. Inoltre, l’Anief promuove specifici ricorsi contro il criterio della cosiddetta “temporizzazione” applicato ai responsabili amministrativi e agli assistenti amministrativi transitati nei ruoli di DSGA e per ottenere il riconoscimento integrale del servizio pregresso ai fini della ricostruzione di carriera. La “temporizzazione”, infatti, è un criterio che consiste nel convertire il valore economico della retribuzione, convenzionalmente determinata, in anzianità di servizio rilevante ai fini dell’inquadramento nella nuova qualifica, senza alcun riferimento all’anzianità effettivamente maturata dal dipendente. Il sindacato ritiene illegittimo tale principio per manifesta disparità di trattamento e richiede l’applicazione dell’integrale riconoscimento dell’anzianità pregressa per tutto il personale transitato nei ruolo di DSGA che ha prestato precedente servizio come responsabile amministrativo o come assistente amministrativo cui il Miur ha applicato, invece, il criterio della temporizzazione.
Ricordiamo che più volte la Corte di Cassazione si è occupata dell’argomento, da ultimo con la Sentenza n. 9144/2016, rilevando l’illegittimità del criterio della temporizzazione nel caso di passaggi dei dipendenti da un ruolo all’altro dello stesso comparto e censurando proprio questo principio applicato dal Miur in favore dell’obbligo per l’Amministrazione di effettuare l’integrale ricostruzione di carriera del dipendente in base all’effettivo servizio prestato nel ruolo precedente. Possono aderire al ricorso tutti i DSGA che hanno svolto servizio pregresso come responsabile amministrativo o come assistente amministrativo transitati nel ruolo di DSGA dopo l’1/09/2000 cui l’Amministrazione ha applicato il criterio della temporizzazione della carriera.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, si sofferma sul fatto che “se la normativa previgente alla firma dell’ultimo CCNL 2001, all’articolo 8, combinato con gli articolo 87 e 142 del contratto 2003 e 89 del 2007, prevedeva, secondo la Cassazione, il pieno riconoscimento del servizio di ruolo prestato in diversa qualifica professionale, nel ricercare l’allineamento con la figura dei direttori amministrativi dei Conservatori è stata volutamente peggiorata la progressione di carriera degli ex responsabili amministrativi transitati nel 2000 nei nuovi ruoli. Pertanto, appena Anief sarà rappresentativa chiederà il ripristino delle norme previgenti ai contratti firmati negli ultimi quindici anni. Nel frattempo, investirà ancora una volta la Cassazione, ma questa volta per la violazione del decreto legislativo 297/94, forte del disconoscimento, invero, recente dello stesso meccanismo della temporizzazione per il personale docente”.
Sono diverse le sentenze del giudice di legittimità (ex plurimis nn. 5713/2015 e n. 6267/15), infatti, a cui si allinea anche l’Adunanza plenaria della Corte dei Conti (ex aliis n. 17/2015) – riformulando un precedente positivo della Sezione regionale dell’Abruzzo (1/2015), con cui si ribadisce la volontà contrattuale da parte dell’amministrazione e dei sindacati rappresentativi di attuare il meccanismo della temporizzazione al momento del transito del personale amministrativo al profilo istituendo di DSGA – di cui all’art. 34 del CCNL 1999. E per i giudici contabili che, peraltro, avevano richiesto una nuova nota Miur sull’argomento, trova conferma il vincolo pattizio anche a dispetto del sacrificio del principio della parità retributiva. Certo, in tutte le sentenze si cita sempre l’art. 4 del D.P.R. 399/88 (cc. 8 e 13) che richiama la legge 576/70, norme ritenute superate dall’accordo tra le parti avvenuto a partire dal 2000.
"Strano appare come nessuno abbia mai citato il Testo unico sulla scuola, di cui invocheremo lo scrutinio nei ricorsi pilota che porteremo in tribunale, mentre una recente sentenza delle Sezioni Unite (n. 9144/2016) sul riconoscimento per intero del servizio prestato da una docente della primaria nel passaggio alla secondaria sulla scorta di quanto previsto nel D.P.R. 417/74 (artt. 77, 83) e nella legge 312/80 (art. 57), ci induce a riproporre la questione della cosiddetta temporizzazione all’attenzione dei giudici in attesa di cambiare, appena vinta la prossima campagna RSU, tali regole contrattuali che penalizzano i soli attuali DSGA in servizio", conclude il presidente Anief.
Anief ricorda, infine, che in collaborazione con Eurosofia, ha predisposto un corso formativo per il Concorso DSGA, specifico per affrontare e superare le prove selettive: un’équipe di esperti del settore, con corsi on-line e in presenza, guiderà i candidati alla preparazione dell’esercizio di una professione che è divenuta sempre più complessa nella scuola dell’autonomia. Nell’ambito delle proprie competenze, definite nel relativo profilo professionale, e nell’ambito altresì delle attribuzioni assegnate all’istituzione scolastica, il Direttore dei servizi generali e amministrativi è tenuto a svolgere funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati e agli indirizzi impartiti con le presenti direttive: compito del DSGA è vigilare costantemente affinché ogni attività svolta dal personale Ata sia diretta ad assicurare l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità e obiettivi dell’istituzione scolastica, in particolare del Piano dell’Offerta Formativa.