Se domandiamo a una qualunque persona italiana se è razzista o xenofoba, è sicuro che ci dice di no. E se abbiamo qualche dubbio perchè si tratta di persona che comunque a nostro avviso ha un comportamento razzista o xenofobo, ci sentiremo rispondere con una serie di motivazioni in cui alla fine il “colpevole” è sempre lo straniero che in un qualche modo viene considerato invasore.
Vita quotidiana.
Ma chi ci aiuta a ragionare in questo modo? In qualunque società -a maggior ragione nella nostra a democrazia cosiddetta occidentale- l’aiuto ci arriva dall’informazione, di regime o indipendente che sia. Nell’ambito di quella indipendente (che è grossomodo quella del nostro Paese) succede che la confezione dei messaggi da divulgare avviene con la necessità di cercare sempre l’elemento di distinzione, l’elemento eclatante che possa maggiormente attirare l’attenzione. E -volenti o non volenti i redattori di queste notizie- si finisce per essere alimentatori di razzismo e xenofobia.
Vediamo un caso.
Stamane a Prato una automobile ha investito una mamma mentre portava a scuola i suoi due bambini. Tutti in ospedale, ma sembra niente di particolarmente grave. Meglio cosi’. Ma vediamo i particolari che ci vengono riferiti da un lancio di una agenzia stampa. La mamma investita è una cittadina pakistana di 45 anni, i bambini (6 e 8 anni) non vengono nazionalmente identificati, l’auto che li ha investiti era guidata da una cittadina italiana di 54 anni. Domanda: che bisogno c’era di mettere la nazionalita’ dei coinvolti? Nessuna! Ma per il redattore la notizia è probabilmente più vendibile. Ma cosa provoca questa notizia data in questo modo?
Dal fronte razzista e xenofobo:
1 – (estremizzando) la pakistana s’e’ buttata sotto l’auto cosi’ da passare per vittima;
2 – oppure: questi incivili di extracomunitari non sanno neanche attraversare una strada e/o rispettare la loro funzione di pedoni;
3 – ora che sono finiti in ospedale, e non sono cittadini italiani, sono questi ultimi che dovranno pagare per le loro cure, che’ è molto probabile che la signora pakistana non paga le sue tasse, etc.
Dal fronte anti-razzista e anti-xenofobo:
1 – vile attacco fascista contro gli immigrati.
Quanto scritto è volutamente estremizzato, ma crediamo serva a rendere l’idea di come l’informazione data in un certo modo possa indurre ad alimentare le contese in corso. Nello specifico, per esempio, ci saremmo piu’ preoccupati di perche’ e’ avvenuto un incidente del genere e non sulla tipologia nazionale degli attori.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc