Sono diciotto le donne che, dallo scorso inverno ad oggi, si sono lasciate trasportare, con libertà e intensità, nel mondo del teatro grazie all’esperienza e alla passione di Caterina Vertova, attrice talentuosa e poliedrica, che ha saputo valorizzare le doti delle partecipanti curando uno spazio libero, dove ognuna potesse appunto sentirsi “a casa”. Come dice la stessa Caterina Vertova: “Il palcoscenico è uno spazio neutro attraverso il quale l’esperienza di vita si può esprimere libera dai condizionamenti, in cui si frantumano le differenze, un luogo che accoglie e integra, come fosse la “casa di ciascuna”, uno spazio in cui, attraverso la poesia, la musica e l’arte del movimento, si liberano bellezza e armonia”. L’esperienza del laboratorio teatrale proposto al Cristallo è stata un’occasione per tante donne di incontrarsi in un luogo altro, protetto, viaggiare lontano pur stando vicino, capirsi pur parlando lingue diverse, scoprirsi uniche eppure simili a tante altre. “La casa di ciascuna”, lo spettacolo che nasce da questo laboratorio, prende spunto da un testo di Francesco Zarzana e si sviluppa come progetto di dialogo fra donne diverse per età, cultura, estrazione ed esperienza. Lunedì 22 maggio alle 21, andranno in scena la stessa Caterina Vertova, e poi Chiara Visca, Ana Isabel Andrade Luna, Francesca Centonze, Ana Izabela Cosac, Raja Rihani, Cristina De Nardi, Sanae El Jahouhari, Veronika Gherta, Tinatin Gvaramia, Janeva Ivanka Jordanova, Aster Tadese Hagos, Silvia Visentini, Sana Younes, Eleonora Suri Bovo, Anuka Hossain, Sara Gif, Jennifer Iked.
“Il valore dell’esperienza di questo laboratorio è di aver tradotto in realtà l’idea della convivenza, dell’integrazione e dell’uguaglianza. La poesia del teatro ci raccoglie, ci rafforza e porta in scena le storie di ciascuna che divengono così le storie di tutte”, così la Vertova.
Il laboratorio durato quasi sei mesi con incontri bisettimanali si è caratterizzato per una parte di training teatrale curato dalle attrici Caterina Vertova e Chiara Visca e un training vocale curato da Consuelo Serraino.
Il progetto è stato realizzato grazie alla sinergia nata tra il Teatro Cristallo, il Teatro Stabile di Bolzano e le molte associazioni del territorio che si occupano del mondo femminile coinvolte quali Gea, Donne Nissà, Biblioteca Claudia Augusta, Volontarius, Caritas, Aied, La Strada Onlus a molte altre. È la prima volta che a Bolzano diverse realtà confluiscano le proprie energie nella realizzazione di un percorso teatrale, dedicato alle nuove cittadine.
Lo spettacolo si avvale delle musiche di Elisabetta Fusillo, il video è curato da Francesca Centonze e Marina Baldo, le luci di Alberto Folchini. L’immagine del manifesto, la scultura/gonna è un’idea di Francesca Centonze. Le foto di scena sono di Shakira Casin- Assistenti alla regia sono Chiara Visca, Ana Isabel Andrade Luna, Nicole Schael. Le traduzioni del testo sono di Nicole Schael, Ana Isabel Andrade Luna. Per consentire l’effettiva realizzazione e il corretto svolgimento del laboratorio sono state contattate e coinvolte nel progetto diverse associazioni che si occupano di donne in Alto Adige; referente per i rapporti con le associazioni è stata Giada Gatti. L’ufficio stampa del progetto è curato da Francesca Lazzaro e Barbara Gambino mentre l’allestimento dello spettacolo è a cura di Tobias Spinell, Marina Baldo, Maurizio Cabboi, Francesco Corsini e Michele Ricci Petitoni. La parte organizzativa del percorso è stata curata da Davide Dellai e Sara Sciortino. La produzione è del Teatro Cristallo in collaborazione col Teatro Stabile di Bolzano.