Sulla gestione dei rifiuti non ci sono possono essere più alibi

Ormai non ci sono più alibi per nessuno. Il cittadino assiste basito in una città colma di rifiuti al vergognoso "scaricabarile" tra pezzi dell’Amministrazione. A questa condizione di crisi si aggiunge la "grana" Messinambiente-Messinaservizi su cui il Consiglio comunale è chiamato a pronunciarsi in questi giorni.
Mai, neanche nei periodi di crisi più acuta, abbiamo visto la città sporca come in questi anni, e da utenti non ci interessa individuare di chi sono le responsabilità amministrative o gestionali, chi ha sbagliato nel passato o chi sbaglia al giorno d’oggi. In un sistema di amministrazione democratica, responsabile politico principale della gestione dei servizi è la Giunta con in capo il Sindaco, e a lui chiediamo conto e ragione. Ora basta, signor Sindaco, questa situazione non è più accettabile!
È vero, molte delle cause delle criticità del momento sono a monte dell’Amministrazione cittadina, frutto di politiche regionali confuse ed inefficienti, ma ciò che sta a valle è il disastroso risultato di disorganizzazione e cattiva gestione delle risorse tecniche ed umane.
I cassonetti sono disordinatamente disseminati lungo le strade, in punti, talvolta pericolosi per la circolazione e spesso mal distribuiti per le necessità dell’utenza.
I turni di raccolta avvengono in orari variabili, non tenendo conto delle locali necessità di locali pubblici o esercizi commerciali e vengono sospesi ogni qual volta c’è un problema nel conferimento a discarica.
Lo spazzamento delle strade avviene occasionalmente,e solo nelle vie del centro, mentre piste ciclabili, arenili e strade periferiche sono in completo stato di abbandono, senza considerare gli alvei dei torrenti che ormai sono delle discariche urbane permanenti. La condizione di aiuole e giardini è vergognosa.
Non ci vogliamo rassegnare a vivere in una città allo stremo nella quale i cittadini sono costretti a pagare una delle tasse sui rifiuti più care d’Italia, per riceverne in cambio un servizio pessimo.
Non si può non denunciare quello che è il principale fallimento di una Amministrazione fallimentare.
E se come abbiamo detto e ribadiamo, in democrazia chi deve rispondere ai cittadini di un disservizio è chi ne ha la titolarità politica, non possiamo che attribuire questo fallimento all’Assessore al ramo Ialacqua, dal quale ci aspetteremmo una assunzione di responsabilità con le ovvie conseguenze politiche.

Gianfranco Salmeri – CapitaleMessina