Sabato prossimo, l’Urbe d’Oltretevere attende la sua regina, la vincitrice della Clericus Cup. Sarà Gregoriana-Collegio Urbano la finale all’ombra del Cupolone dell’edizione 2017 del mondiale vaticano promosso dal Csi, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano.
Una di fronte all’altra, alle 11, sul campo con vista Cupolone del Centro Pio XI (Via di Santa Maria Mediatrice, 24, nei pressi del Vaticano), le squadre che hanno dimostrato di essere le più forti. Dopo aver dominato i rispettivi gironi, chiusi a punteggio pieno, la Gregoriana ha eliminato i brasiliani di don Neymar e i neocatecumenali del Redemptoris Mater, mentre il Collegio Urbano si è sbarazzato degli ucraini e degli ormai ex campioni in carica del Mater Ecclesiae.
Da un parte guidato in panchina da mister Mario Caioli il collettivo amaranto, a maggioranza europeo (un portiere magiaro, centrale croato, un esterno olandese, l’altro scozzese), e in campo dalla forza dell’inglese Mark Paver, dalla fantasia del portoghese Duarte Rosado e dai gol del tedesco Jonas Klur. Dall’altra i “Leoni d’Africa” del Collegio di Propaganda Fide (nell’undici titolare solo missionari dal continente nero), ispirati dalla guida del camerunense Joel Minsi, e trascinati dai gol di Aviwe Biata (capocannoniere del torneo con 9 reti) e Sifiso Ndlovu. I due sudafricani sabato avranno un supporter d’eccezione nell’Ambasciatore del Sudafrica presso la Santa Sede, George Johannes, atteso sugli spalti.
Finale inedita
Tre gli scudetti in campo. La Gregoriana si è laureata campione nel 2011, mentre il Collegio Urbano, dopo le vittorie nel 2014 e nel 2015, sogna il “triplete”. Cinque i precedenti tra le finaliste, che vedono l’Urbano in vantaggio per 3-2 negli scontri diretti. L’Urbano ha vinto nel 2007 (3-1 ai gironi) e nel 2009 (3-0 ai quarti di finale). La Gregoriana ha vinto invece 2-0 nel 2010 e 8-6 ai calci di rigore l’anno successivo, dopo uno scoppiettante 3-3 ai tempi regolamentari, nella fase a gironi. L’ultimo precedente risale al 2015, quando il Collegio Urbano ha battuto la Gregoriana per 2-1 in semifinale. Dopo il vantaggio iniziale di Sadio, gli amaranto dell’università gesuita di piazza della Pilotta avevano vanificato la vittoria regalando agli avversari un rigore (trasformato dal camerunense Jean Romeo Ntsama), e con un autogol del bosniaco Ilija Petkovic. Antipasto della finalissima sarà, alle 9, la sfida per il bronzo. Redemptoris Mater e Mater Ecclesiae si contenderanno il podio nella finale per il terzo posto. A consegnare la Coppa con il Saturno sarà il consulente ecclesiastico nazionale del Csi, don Alessio Albertini, con il presidente del Csi, Vittorio Bosio, presenti alla cerimonia di premiazione.
L’attesa dei due rettori
In tribuna ad assistere alla finale i rettori dei due seminari. Quello del Pontificio Collegio Urbano, mons. Vincenzo Viva, negli ultimi tre anni ha sempre partecipato, festeggiando sul campo la vittoria dello scudetto nel 2014 e 2015, applaudendo un anno fa la vittoria ai rigori del Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiae, il seminario di riferimento dei Legionari di Cristo. Per il Rettore della prestigiosissima Università gesuita, il portoghese Nuno da Silva Gonçalves, sarà invece la prima volta. La Gregoriana dal 2012 non era infatti più arrivata in finale, chiudendo sempre al terzo posto nelle ultime tre stagioni ecclesia-calcistiche.
Albo d’oro
2007 Redemptoris Mater
2008 Mater Ecclesiae
2009 Redemptoris Mater
2010 Redemptoris Mater
2011 Gregoriana
2012 North American Martyrs
2013 North American Martyrs
2014 Pontificio Collegio Urbano
2015 Pontificio Collegio Urbano
2016 Mater Ecclesiae