MIGRANTI. COMUNE, AIUTEREMO I MINORI STRANIERI SOLI E VULNERABILI

Il Comune si occuperà di loro e in particolare dei più fragili, potendo contare interamente sulle risorse dello Stato che ha incluso nel programma Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) anche i minori stranieri non accompagnati, fino ad oggi presi in carico, in quanto minorenni da tutelare e accogliere, dall’Amministrazione comunale. La Giunta ha approvato le linee guida della gara ad evidenza pubblica in ambito comunitario, per 15,1 milioni, per l’assegnazione di questo servizio di accoglienza per 36 mesi e che partirà, presumibilmente, dal prossimo ottobre.
Secondo quanto stabilito dal Comune l’accoglienza sarà ripartita su 150 posti, 25 dei quali riservati a ragazzi vulnerabili con la definizione di progetti specifici e 10 a ragazze vittime di tratta. Dei restanti posti, 15 saranno dedicati a chi già è nel programma Sprar e prolungherà la sua permanenza di sei mesi. Cento posti infine saranno utilizzati per accogliere tutti gli altri minori stranieri non accompagnati, maschi, che rappresentano la maggioranza. Attualmente i minori stranieri non accompagnati in carico al Comune sono circa 730 di cui una trentina ancora sistemati presso i Centri di accoglienza straordinaria.
Il flusso migratorio dei minori stranieri non accompagnati ha interessato la nostra città da almeno dieci anni, con un significativo aumento a partire dal 2014 (605 minori) e un raddoppio delle loro presenze rispetto al 2011 (314 minori). Se prima arrivavano a Milano ragazzi tra i 16 anni e la maggiore età, preparati dalle famiglie ad andare lontano a cercarsi una istruzione e un lavoro, oggi il fenomeno riguarda minori più piccoli (tra i 14 e i 16 anni, ma con casi anche tra i 10 e i 13 anni) obbligati a lasciare la propria casa anche in condizioni di fragilità fisiche e psichiche. Da qui la necessità di occuparsi di loro in modo più specifico anche alla luce della presenza di molti più soggetti vulnerabili (anche questi raddoppiati dal 2011 ad oggi).
I soggetti cui sarà assegnato il servizio dovranno avere esperienza pluriennale e comprovata nell’accoglienza e assistenza di minori stranieri non accompagnati e, oltre ad assicurare vitto e alloggio dovranno predisporre percorsi di inclusione sociale, volti alla conquista dell’autonomia individuale. Come per gli adulti, anche per i minori il programma Sprar metterà a disposizione interventi specifici tra cui: mediazione linguistico-culturale; orientamento e accesso ai servizi del territorio; insegnamento della lingua italiana e inserimento scolastico per i minori; formazione e riqualificazione professionale; orientamento e accompagnamento all’inserimento lavorativo, abitativo e sociale; orientamento e accompagnamento legale.
Le strutture destinate all’accoglienza dovranno essere nel territorio della città metropolitana di Milano ed essere nella piena disponibilità dell’operatore oltreché autorizzate per la funzione di accoglienza residenziale.