L’incredibile vicenda di Donnarumma, giocatore bambino cresciuto nel Milan e oggetto di guadagni milionari dell’agente Mino Raiola sollecita domande allo Stato italiano sulla correttezza del sistema impositivo da questi osservato.
L’attività dell’agente si sviluppa tra giocatori del calibro di Iganzio Abate, Giacomo Bonaventura, Mario Balotelli, Gigio Donnarumma, Paul Pogba, Zlatan Ibrahimovic e tanti altri, che militano o militavano nel campionato Italiano.
Sui contratti posti in essere da questi giocatori con le squadre Italiane, il procuratore Raiola, si deduce dagli articoli di giornale, abbia introitato circa trecento milioni di euro; Soldi che attengono ad attività economiche e imprenditoriali sul territorio italiano.
Il fatto che il suddetto agente abbia residenza nel principato di Monaco, come nel caso di Valentino Rossi, non ha rilevanza.
Il Codacons chiede all’agenzia delle entrate ai sensi delle leggi 241 del 1990 e successive modifiche, di conoscere la situazione del suddetto lavoratore si fini di verificare se egli non determini un danno agli utenti del sistema fiscale italiano e contribuenti per non aver dichiarato i propri redditi maturati in Italia appunto in Italia.
In ogni caso il tema della "paradossale" residenza a Montecarlo dei ricchi, non dichiaranti redditi in Italia rimane una vergogna per chi nella busta paga si vede ridotto a metà il netto