Concorrenza. Ultimo appello

Il disegno di legge sulla concorrenza è alle ultime battute finali. Da 20 mesi viaggia tra Camera e Senato e ed e’ stato oggetto di emendamenti per proteggere questa o quella categoria o impresa. Ci riferiamo in particolare a due aspetti che riguardano energia e sanità che abbiamo illustrato, in audizione, alla commissione riunite Finanze e Attività Produttive della Camera dei Deputati. Per l’energia, in discussione è un emendamento che stabilisce che il cliente che non ha scelto il fornitore, entro una certa data, sarà convogliato in un’asta su base territoriale e collocata nel servizio di salvaguardia (che in media costa almeno il 20% in più) e "a condizioni che incentivino il passaggio al libero mercato", ciò significa ad un prezzo comunque superiore al mercato libero. E’ stimato che la quota di clienti che non sceglierà un altro fornitore (per svariati motivi: perché inattiva e disinteressata o perché incapace di orientarsi nel mercato, per esempio gli anziani che non sanno utilizzare internet o diffidano delle telefonate, o perché ritengono soddisfacente rimanere con l’attuale fornitore) sarà dell’80%. Questi clienti quindi non potranno rimanere con il fornitore che hanno, saranno messi all’asta e pagheranno un prezzo maggiorato. Molto probabilmente, avendo difficoltà nella fase iniziale lo saranno anche dopo e subiranno maggiori prezzi. Abbiamo chiesto che questa norma sia abrogata.

Per la sanità facciamo riferimento al testo il quale prevede che una società del settore odontoiatrico può esercitare, purché il proprio direttore sanitario sia iscritto all’albo; per il resto dei soggetti (compreso il personale operante) non sembrerebbero necessari i relativi titoli abilitativi.
La norma così proposta può indurre a credere che in una società che ottempera a tale obbligo, chiunque può operare senza essere odontoiatra.
Abbiamo chiesto che venga specificato chi deve esercitare l’attività medica.

Sono stati presentati, da diversi deputati, alcuni emendamenti che recepiscono le nostre proposte e che oggi sono in discussione in Aula.
Chiediamo a tutti i membri della Camera dei Deputati di recepirli, a difesa dei diritti di consumatori e utenti.

Primo Mastrantoni, Segretario Nazionale Aduc