Obiettivo 3 passa alla seconda fase e per cinque ragazzi inizia un sogno che si chiama Tokyo 2020. Il progetto del team di Obiettivo 3, capitanato da Alex Zanardi, mira ad essere uno strumento utile a risolvere le difficoltà che le persone disabili incontrano per intraprendere un’attività sportiva. Nella giornata di ieri si è svolto il test fisico e atletico per i primi cinque candidati del progetto, ed è stata consegnata l’attrezzatura specifica per iniziare l’allenamento in autonomia. Per Laura Bassi, Omar Ciutto, Andrea Offredi, Veronica Frosi e Flavio Gaudiello è stata una giornata speciale che si spera possa essere il primo passo verso una lunga ed emozionante avventura. Loro sono le prime cinque persone selezionate da Obiettivo 3 nel momento d’incontro realizzato a Maniago lo scorso maggio, in occasione della Prova di Coppa del Mondo di Paraciclismo.
I lavori sono iniziati di buon mattino presso i laboratori della BTS Bioengineering di Noventa Padovana, sotto la guida scrupolosa di Francesco Chiappero, già allenatore di Alex Zanardi, del campione paralimpico nonché talent manager di Obiettivo 3 Giorgio Farroni e dei tecnici della No Limits Sport di Firenze partner del progetto.
La seduta è stata l’occasione per un corso sulle metodologie di allenamento, sull’importanza dell’alimentazione e dell’integrazione alimentare; poi si è passati al lavoro di valutazione fisica con un test specifico studiato da Chiappero, grazie al quale sono state valutate le qualità atletiche e la predisposizione al lavoro dei singoli candidati. Inoltre, grazie alle attrezzature messe a disposizione da BTS Bioengineering, è stata fatta anche una valutazione di tipo biomeccanico dei singoli candidati sulla base di un protocollo messo a punto negli anni grazie all’esperienza fatta con Alex Zanardi e con il campione paralimpico Vittorio Podestà.
Obiettivo della giornata era quello di capire la “cilindrata” e il livello di partenza di ognuno dei cinque ragazzi, per poi costruire e adattare un programma di lavoro personalizzato che gli verrà consegnato nei prossimi giorni.
Nel frattempo sono state assegnate le handbikes con caratteristiche specifiche rispondenti alle diverse disabilità e taglie degli atleti. Grazie alla collaborazione con Enervit, Castelli, Kask e Garmin, ai ragazzi è stato anche distribuito un pacchetto di materiale estremamente utile all’attività: integratori alimentari, abbigliamento tecnico su misura, casco protettivo del colore della categoria di appartenenza (come da regolamento UCI) e uno strumento di ultima generazione, Edge 520, con il quale gli atleti potranno registrare i loro allenamenti e scaricarli sulla piattaforma digitale creata dallo stesso Chiappero, il quale potrà seguirli a distanza, registrare i loro progressi e apportare le dovute correzioni al lavoro che svolgeranno.
Il percorso dunque è partito. Perer Laura, Omar, Andrea, Veronica e Flavio inizia una nuova avventura; nel loro calendario è già segnata una casella che dista tre mesi dalla data odierna, il fatidico giorno in cui gli si chiederà conto dei progressi compiuti con un nuovo test di valutazione.
Soddisfazione ed entusiasmo da parte di Alex Zanardi che ha commentato così l’intensa giornata: “Obiettivo 3 ha una vocazione dichiarata e un’ ambizione che anch’essa appare evidente: essere uno strumento determinante per ispirare curiosità e mettere persone disabili nella condizione di scoprire, iniziare e perseguire un progetto sportivo. L’ambizione, è che almeno tre delle persone che faranno parte della nostra comunità, siano capaci di crescere sportivamente al punto di fare compagnia a me e a Giorgio ai prossimi Giochi di Tokyo 2020 perché, intendiamoci, vogliamo andare anche noi eh!…I ragazzi testati ieri sono stati tutti bravissimi. Per loro si trattava di scoprire quale fosse il punto di partenza e l’abbiamo fatto. C’è ancora tanta strada da fare, devono migliorare ma lo sapevamo. Per noi il loro impegno è molto importante anche per cercare di coinvolgere altre persone. Questi atleti sono le nostre piccole star che ci aiutano a pubblicizzare questo progetto”.
Cos’è Obiettivo 3
Obiettivo 3 è un progetto che mira a reclutare, avviare e sostenere concretamente ed economicamente persone disabili che vogliono iniziare ad intraprendere un’attività sportiva.
Come dice il nome stesso del progetto, l’obiettivo finale, o meglio la sua ambizione, è quella di andare oltre l’avviamento allo sport di quante più persone possibile, per individuarne almeno tre capaci di crescere fino a centrare la qualificazione ai prossimi Giochi Paralimpici di Tokyo 2020. I Giochi rappresentano una vetrina unica al mondo, un’occasione importantissima per dimostrare che la disabilità è una caratteristica e non un limite. Portare tre atleti a Tokyo diventa per Obiettivo 3, da un lato il coronamento finale di un lungo e complesso percorso, dall’altro la creazione di nuovi modelli positivi non solo per il mondo disabile, ma anche e soprattutto per la nostra società. Tutto questo sarà reso possibile grazie ad aziende e persone che hanno sposato la causa di questo progetto, in primis Fondazione Vodafone Italia che, oltre a fornire entusiasmo e competenze, è anche uno dei principali sostenitori dell’iniziativa.