di ANDREA FILLORAMO
E’ morto il cardinale Dionigi Tettamanzi. Arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011. Il cardinale si è spento nella Villa Sacro Cuore, la ‘Casa di spiritualità della Diocesi’, a Triuggio, in Brianza, pochi chilometri da casa mia, molto vicino a Renate, il paese dove era nato. Il Corriere della Sera, definisce il cardinale “il pastore degli ultimi” e tutti ricordano di lui la grande umanità, l’umiltà e la disponibilità all’ascolto. Papa Francesco ha inviato un messaggio alla diocesi di Milano e di lui ricorda “l’intensa opera culturale e pastorale profusa" e ancora di lui afferma che ha "testimoniato con gioia il vangelo e servito docilmente la Chiesa" e aggiunge che è stato un "pastore sollecito, totalmente dedito alle necessità e al bene dei sacerdoti e dei fedeli tutti, con una peculiare attenzione ai temi della famiglia, del matrimonio e della bioetica, dei quali era particolarmente esperto". La Stampa di Torino lo definisce “il piccolo cardinale dal grande cuore” e continua: “A fare breccia tra la gente ambrosiana è lo stile di Tettamanzi, che alla fine di ogni celebrazione rimane per lungo tempo a disposizione dei fedeli, di chiunque voglia avvicinarlo per stringergli la mano o rivolgergli una richiesta”. E’ indubbio che al Cardinale Martini, grande arcivescovo di Milano, nessun altro poteva succedere se non il Cardinale Tettamanzi che ha lasciato un vuoto che il Cardinale Scola suo successore non è riuscito a colmare.