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È ora di pensare al futuro, di voltare pagina, è ora di capire e mettere assieme chi è interessato seriamente a dare un contributo serio e fattivo, senza preclusione o veti.
Si apra la discussione, si costruiscano le basi per un nuovo ed ambizioso modo di essere comunità: Lavoro e Ponte, Waterfront e recupero del senso di apparenza attraverso il coinvolgimento della corona storica dei villaggi, nuova politica sociale e culturale sono solo alcuni dei temi da definire.
FACCIAMO IN FRETTA!
Quando parliamo di “solito copione” e pur comprendendo l’amarezza della maggioranza dei Messinesi che non si sentono rappresentati da Renato Accorinti crediamo che ancora una volta il Sindaco abbia dato una inquietante dimostrazione di coerenza.
Ancora una volta, ed anche “utilizzando” il simbolo mondiale del pacifismo, Accorinti è riuscito a spaccare la Città dimostrando una sorprendente continuità con quella politica partitica dalla quale, a parole, diceva di essere distante anni luce.
Mentre la politica partitica ha “violentato” Messina per interessi di pochi, Accorinti ha utilizzato il consenso e la voglia di cambiamento di una Città in ginocchio per auto-promuoversi e portare avanti idee e battaglie personali.
IL RISULTATO PERÒ È IDENTICO: MESSINA SPROFONDA SEMPRE PIÙ!
Per Accorinti l’atto amministrativo che apre e chiude le sue iniziative è la conferenza stampa.
Per lui amministrare è fare colpo, è attirare l’attenzione.
Che questo non aiuti Messina ed i Messinesi ad uscire dal guado, che migliaia di giovani (senza contare i meno giovani) concittadini scappino perché il LAVORO è una chimera e non esiste alcuna visione o un progetto di sviluppo economico sociale e culturale a lui non interessa.
Si rilanci quindi un progetto politico aperto ai contributi di tutti e si raccolgano idee e disponibilità poiché mentre in Città il dibattito è incentrato sul Dalai Lama la casa brucia e con lei i suoi abitanti.
reset c’è!
Il rappresentante
Arch. Alessandro Tinaglia