La Federazione Europea del Partito Comunista si stringe alle popolazioni di Ischia, ed ai soccorritori che in queste ore stanno salvando decine di vite dalle macerie del terremoto.
Tutti ricordiamo le immagini dei salvataggi all’albergo Rigopiano con i pompieri calati in cunicoli strettissimi, per cercare di far emergere i corpi, con o senza vita, delle vittime di una catastrofe neve e terremoto. In queste settimane i Vigili del Fuoco hanno eseguito migliaia di interventi per la salvaguardia del territorio nazionale dagli incendi, di fronte ad un caldo che non ha precedenti storici. E si potrebbe continuare: alluvioni, frane, che si sommano ai normali interventi nelle città. Perché l’Italia non è un paese comune, per la sua formazione geologica, soggetta a rischi di ogni tipo, che tutti conosciamo. In un Paese in cui la difesa degli interessi della popolazione fosse l’obiettivo reale della politica un corpo del genere sarebbe valorizzato, tenuto in considerazione, difeso, strutturato come un esercito permanente di una nazione che sa di dover combattere contro la furia della natura, spesso avvantaggiata dagli appetiti economici che dimenticano questa realtà in nome del profitto. Da anni i vigili del fuoco sono in lotta contro le politiche dei governi. Gli stessi eroi omaggiati da tutte le forze politiche, sono costantemente dimenticati quando i diktat di Bruxelles incombono sulle finanziarie e le scelte dei governi di orientano verso il sostegno agli interessi del capitale, dimenticando le esigenze reali della stragrande maggioranza del popolo italiano. La legge richiederebbe un Vigile del Fuoco ogni 1.500 abitanti. In altri paesi europei – non colpiti dal stessi rischi dell’Italia – la media si attesta addirittura a uno ogni 1.000. In Italia le carenze di organico sono di almeno 3.500 lavoratori a livello nazionale. Una carenza che si è ulteriormente aggravata a seguito dello spostamento di alcune competenze dalla Guardia Forestale, accorpata ai Carabinieri, in relazione all’intervento per gli incendi. I cambiamenti climatici hanno fatto il resto nell’estate più calda di sempre.
Come italiani immigrati all’estero e membri della Federazione Europea del Partito Comunista, chiediamo che il contributo di questi lavoratori sia ricordato nelle manovre finanziarie, non mortificato da forme di precariato come oggi accade. La sicurezza, il presidio del territorio, la messa in sicurezza degli edifici in Italia sono fattori di importanza primaria che non possono essere messi in secondo piano e dimenticati in nome delle politiche, dei trattati fiscali, e dai vincoli di bilancio imposti alla nostra nazione dal capitale internazionale rappresentato oggi dalla Troika (UE – Unione Europea, BCE – Banca Centrale Europea, e FMI – Fondo Monetario Internazionale ).
Massimo Mauro
Segretario Generale Federazione Europea Partito Comunista.