Anaao su finanziamento Contratto di lavoro

L’Anaao Assomed giudica sconcertanti le notizie riportate in questi giorni dagli organi di stampa a proposito di un aumento contrattuale “zero” per i redditi pubblici superiori a 75000 euro(lordi)/anno. Di fatto il Governo manda a dire ai medici e dirigenti sanitari dipendenti che, dopo 7 anni di blocco, il rinnovo del loro CCNL deve avvenire ad incremento zero, trasformandoli in benefattori coatti di altre figure professionali.

Non c’è che dire: dopo avere avviato le trattative per il comparto della sanità e dato via libera alla SISAC aggiornando l’atto di indirizzo della medicina convenzionata, mentre traccheggia su quello per la dirigenza sanitaria, il Governo si esibisce in una versione inedita del gioco delle tre carte, in cui i medici dipendenti perdono sempre. E alla faccia di merito, competenze, disagio, valore e funzione sociale del loro lavoro, li chiama ad un inedito ruolo di protagonisti di una redistribuzione del reddito dal sapore populistico, erogatori di bonus a proprie spese, e magari a propria insaputa.

Non si sa bene – commenta l’Anaao Assomed – quale sia il fondamento giuridico di questa ennesima trovata da irresponsabili allo sbaraglio. Esternazioni di noti e meno noti politici riempiono le pagine di giornali con il salto mortale del Governo da sceriffo esattore a bandito giustiziere, a spese nostre. Mentre il Parlamento è in vacanza, il ministero della salute è dedito, insieme con il MIUR, al pasticciaccio brutto del concorso per l’accesso alla formazione post laurea ed alla caccia alle fake news, le Regioni sono alle prese con il federalismo vaccinale ed i cittadini calcolano l’allungamento dei tempi di accesso al sistema delle cure. Ed il SSN provato dalla desertificazione di medici specialisti e di medicina generale, continua ad aspettare un non- contratto di lavoro in cui è visibile solo il segno meno.

Se così è – conclude l’Anaao Assomed – il Comitato di settore si risparmi pure la fatica di indirizzare un contratto che il Governo evidentemente non vuole. Basta un rigo della legge di bilancio per prorogare, solo per i medici ed i dirigenti sanitari dipendenti, il blocco contrattuale in vigore da 7 anni. Si tratta solo di vedere cosa ne penseranno gli interessati ed i cittadini elettori cui essi garantiscono, non si sa fino a quando, l’esigibilità di un diritto alla salute che in questi tempi strani è, evidentemente, diventato superfluo per Ministri e partiti di maggioranza.