VOTO LUIGI GENOVESE

Voto Luigi Genovese. È il migliore candidato tra quelli che hanno la possibilità di essere eletti. Rispetto le testimonianze, disdegno le comparsate, opto per le candidature dei protagonisti. Il convincimento si è rafforzato avendo avuto modo di leggere articoli di stampa, post, messaggi. La mia dichiarata preferenza, preferenza che sollecito a supporto della sua campagna elettorale, è scevra da sentimenti. Uscire allo scoperto senza timidezza, senza infingimento … è l’invito.
Ecco le mie ragioni.
1) Tra i c.d. uscenti non avrei votato e/o sostenuto nessuno.
Piuttosto, mi sarei candidato.
2) Tra gli "amici" di Francantonio Genovese, non essendo alcuno in condizione di fare sintesi, si sarebbe registrato uno sterile frazionamento di capacità di penetrazione del tessuto elettorale comune.
3) La volontà di dare continuità a esperienze di impegno civico e politico è stata dimostrata con il sofferto passaggio a FI. Nel PD un cinico, biasimevole e indegno disegno per un verso di emarginare Francantonio Genovese (dopo averlo svenduto) e per altro verso di radiografare la storia di molti di noi al momento del pre-tesseramento non consentiva permanenza. Sono contento per il PD messinese … che ha dimostrato dopo il nostro esodo di essere partito capace di agibilità, discussione, elaborazione … vocandosi al nuovo che avanza. Luigi Genovese, in una partita per nulla scontata, si sta facendo carico in FI di finalizzare quella diuturna antica esperienza di impegno (per molti iniziata nella DC) coniugandola con l’effervescenza di tanti giovani che credono nel merito e nel cambiamento in una Sicilia bellissima.
4) La candidatura di Luigi Genovese trascende il cognome che porta. Vota Luigi Genovese chi rifiuta che – dentro e fuori le Istituzioni e i Palazzi – ci si alimenti di rabbia, invidia, livore sociale.
5) Non sono un nobile, non sono un notabile, non sono un popolano. Appartengo a quella medio borghesia che è avulsa da chiacchiere di salotto e giochetti di società. Per coltivare passione politica da oltre trenta anni ho l’orologio biologico puntato alle tre del mattino. Ne’ studio prima ne’ professione poi sono stati sacrificati alla politica. Ne’ studio prima ne’ professione poi sono stati agevolati dalla politica. Il mio voto a Luigi Genovese è in ostinata direzione contraria di criticoni che restano alla finestra, di narcisi privi di generosità alcuna, di ipocriti con la puzza sotto il naso.
6) Temo derive anarcoidi così come improvvisazioni manieristiche così come le rivoluzioni di facciata. E’ stato detto che <<La "fuga dalla politica", come viene definita dall’élite dirigenziale e politica, può essere un segno che rivela la crescente riluttanza delle persone a partecipare al sistema politico nelle vesti di consumatori di spettacoli prefabbricati. Può non denotare affatto, in altre parole, un ritiro dalla politica, ma annunciare le fasi iniziali di una rivolta politica generale.>>. Voto Luigi Genovese perché questa rivolta, nei toni e nei modi, annunciata alle nostre latitudini e non solo, lungi dall’essere segno di crescita e maturità, è segno di stucchevole e stomachevole voglia di sfascio.
7) Il mio voto va apertamente e pubblicamente a Luigi Genovese perché vi è impellenza di una spallata e di uno scossone generazionale. Luigi, si sta facendo interprete di questa esigenza con delicata intelligenza.
8) Il consenso e la elezione di Luigi schiudono ad una prospettiva di cui vi urgente bisogno. Quella di riferimenti per la nostra città e per la nostra provincia solidi e saldi nel tempo.
9) Luigi Genovese non è solo un bravo ragazzo ma è un ragazzo bravo. Lo dimostrerà in campagna elettorale. Luigi Genovese crede nel progetto di Musumeci e contribuirà ad affinarlo ed affermarlo. Lo dimostrerà in seno all’Assemblea parlamentare Regionale.
10) Luigi Genovese è un figlio che si propone a testa alta; così come sa difendere la sua famiglia saprà tutelare gli interessi e le prerogative del nostro territorio. Luigi ci ha ricordato che esistono oltre ai figli di papà, i figli d’arte, i figli di nessuno, i figli di un dio minore, i figli di madre ignota, i figli di un cane, i figli delle stelle e i figli richiamati da Eli Wallach / Tuco Ramírez nel finale del film "Il buono, il brutto e il cattivo" di Sergio Leone.
Questa dichiarazione di voto la offro alla pubblica attenzione ben consapevole che le ragioni esposte potranno anche non convincere o essere avversate da altre riflessioni oneste intellettualmente.
Sono ben consapevole soprattutto dell’onanistico godimento che proveranno sotto la tastiera nei loro commenti i soliti bavosi terroristi della contumelia coperti dall’anonimato.
Queste le ragioni. Quelle di uno che ha sempre motivato (motivato non giustificato) il percorso intrapreso (raramente in discesa). Se si vuole le ragioni di uno a cui rinviene – spesso – la risposta offerta da "primo capo" Bill Sunday (interpretato da Robert De Niro) alla domanda del perché all’aiuto nei confronti del "carboncino" Carl Breasher (interpretato da Cuba Gooding Jr.) nella storia vera versata nel film Men of Honor – L’onore degli uomini.

Emilio Fragale