Le associazioni di categoria hanno promosso il nono sciopero consecutivo dalle udienze che inizierà il prossimo 2 ottobre per una intera settimana e per i mesi a seguire, continuando quello stato di agitazione determinato da una riforma iniqua che comporta la liquidazione della giustizia ed effetti devastanti dell’organizzazione delle Procure della Repubblica.
Molte sono gli aspetti a dir poco critici per la gestione degli uffici.
Uno di questi riguarda la "dimenticanza" del legislatore della disciplina- presente nella previgente normativa- relativa alla partecipazione dei vpo a rappresentare le procure nei vari procedimenti civili in cui è previsto l’intervento del pubblico ministero (tutte materie in cui è ravvisabile un interesse pubblico, superiore a quello delle parti private, andando ad incidere su temi delicati quali lo stato e capacità delle persone es amministrazione di sostegno, interdizioni, querele di falso, asilo politico ecc.)
Gli effetti della svista sono stati immediati.
Le Procure della Repubblica, impegnate negli ultimi tempi in importanti indagini, sono state costrette a riorganizzare i turni mandando Sostituti Procuratori a presenziare alle udienze civili, non più delegabili ai Vice Procuratori Onorari, distogliendoli dalle altre attività di indagine.
Altra perla del decreto è l’ampliamento a costo zero di poteri e compiti dei magistrati onorari giudicanti (gop), nei cui confronti non è previsto alcuna indennita’ per le attivita propedeutica e successiva all’udienza (studio e redazione delle sentenze).
Insomma una pseudo riforma che prosegue nella negarzione dei diritti fondamentali dei lavoratori quali la tutela previdenziale, la maternità, trattando i magistrati onorari quasi fossero "i raccoglitori di cotone dell’America" dello scorso secolo e in assenza di ogni riscontro o apertura al dialogo del Ministro Orlando i Pm e i Giudici onorari proseguiranno ad oltranza la protesta e continueranno a stimolare la Commissione Europea a portare a portare a compimento la procedura di infrazione contro l’Italia per la violazione di tutte le direttive europee sulla tutela del lavoro e delle tutele a presidio dell’autonomia e indipendenza dei Magistrati Onorari.
Peraltro la conflittualità e la non apertura di dialogo del Ministro Orlando, sta portando a ulteriori performance negative della giustizia civile e penale come emerge dai dati che il ministero sta raccogliendo in queste ore nei tribunali italiani relative alle statistiche dell’ultimo anno in cui emerge un’evidente contrazione delle sentenze.
Il Presidente Feder.M.O.T.
Raimondo Orrù