ALLEGGERIRE IL 41bis SIGNIFICA ARRETRARE NELLA LOTTA ALLA CRIMINALITà ORGANIZZATA

“Nella lotta alla criminalità organizzata lo Stato non deve arretrare di un solo passo. Per questo non condividiamo l’alleggerimento del regime di carcere duro per i boss mafiosi, adottato dal Ministero della Giustizia attraverso una circolare. Una scelta che, anche sul piano simbolico, appare come una ingiusta concessione verso chi si è macchiato di crimini terribili, ben lontani dal sentimento di ‘umanità’ che il governo vuole assicurare ai detenuti”. E’ quanto afferma Domenico Pianese, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia. “Ci piacerebbe – continua Pianese – che il governo fosse più attento al trattamento dei familiari delle vittime innocenti di mafia, di chi, anche vestendo una divisa, ha pagato con la vita la scelta di stare dalla parte della legalità. Non comprendiamo questa attenzione per il confort alberghiero di chi ha voluto stragi, omicidi, intimidazioni, di chi ha tenuto intere comunità sotto una cappa di paura e ha seminato sangue e dolore. Svuotare di contenuti il 41bis, senza neppure passare da un confronto politico in sede parlamentare, sembra vanificare il lavoro di quanti si sono impegnati, a costo di grandi sacrifici personali, per assicurare questi criminali alla giustizia. Una iniziativa che contribuirà inevitabilmente a diffondere tra i cittadini un sentimento di sfiducia verso le istituzioni, che sembrano incapaci di garantire certezza della pena e intransigenza persino verso i più pericolosi criminali”.