AOSTA: ASSUNZIONI FASULLE E TRUFFE

“Se non mi paghi, tuo figlio passa dei guai”. Con questo tipo di minacce estorsive una trentacinquenne di origini salernitane ha estorto alcune migliaia di euro a cittadini extracomunitari di origine maghrebina promettendo loro di adoperarsi per garantire il rinnovo dei permessi di soggiorno. Per questi motivi, i militari della sezione di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della Repubblica di Aosta in collaborazione con le Fiamme Gialle del Gruppo di Salerno, lo scorso mese di giugno avevano notificato alla giovane un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Aosta. Millantando conoscenze della normativa italiana nello specifico settore e attribuendosi addirittura il titolo di avvocato, aveva offerto lavoro da badante a svariate persone in cambio di denaro, consapevole che tale impiego non sarebbe mai avvenuto. Anzi, una volta assunti, gli extracomunitari bisognosi dei rinnovi sarebbero stati licenziati nel giro di pochi giorni con la contestuale pretesa di ulteriore denaro da versare all’INPS, corrispettivo in realtà mai versato, per la regolarizzazione – a suo dire – delle loro singole posizioni. In caso di rifiuto, il falso avvocato è passato più volte a minacce di guai e – addirittura – di arresto da parte delle forze di polizia. Le persone truffate, naturalmente impreparate sulla normativa di riferimento e spaventate dalle minacce ricevute, il più delle volte hanno ceduto alle intimidazioni versando denaro per alcune migliaia di euro. Durante i mesi di detenzione presso la propria abitazione l’indagata ha poi pensato di pubblicare sul web – peraltro presentandosi con un nome di fantasia – annunci inerenti affitti di inesistenti ville per vacanze a fronte dei quali ha richiesto e ottenuto dagli interessati denaro in caparra, naturalmente mai restituito. Per questi motivi, l’autorità Giudiziaria ha disposto il suo trasferimento presso il carcere di Salerno, città di residenza. Le indagini bancarie svolte dalle Fiamme Gialle valdostane sui conti della persona arrestata hanno accertato somme non giustificate per circa 35.000 euro, considerando il suo stato di nullatenente e disoccupata.