Nel 2016 il tasso di disoccupazione giovanile (15- 24 anni) si attesta al 37,8%. Il valore è in calo rispetto all’anno precedente ma si discosta notevolmente dalla media europea (18,7%). Dal 2007 il tasso di disoccupazione giovanile è salito di oltre 17 punti percentuali (dal 20,4% al 37,8%). E’ uno degli aumenti più alti d’Europa. La media UE è passata invece dal 15,9% al 18,7% (Istat, Eurostat, 2017); l’Italia è il paese dell’Unione Europea con la più alta presenza di Neet: nel 2016, 3 milioni 278mila giovani (il 26% della popolazione tra i 15 e i 34 anni) risultavano fuori dal circuito formativo e lavorativo. Seguono paesi come la Grecia (25,6) e la Bulgaria (22,8%). L’universo dei Neet è costituito in maggioranza da donne (56,5% del totale, un milione 853mila), molto presenti nel Nord-est (65,3%), mentre la quota più bassa è nel Mezzogiorno (53,4%). I Neet di provenienza straniera sono circa 555.000, e costituiscono il 16,8% del totale di tutti i Neet 15-34 anni (Eurostat, 2017); il 34% degli studenti italiani tra i 15-19 anni ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso della propria vita (maschi: 39%; femmine: 28%). La sostanza illegale più consumata è la cannabis, seguita da cocaina, stimolanti e allucinogeni; l’eroina è quella meno diffusa (Espad Italia, 2015); in Italia l’89% dei ragazzi tra i 16 ed i 24 anni utilizza internet quotidianamente (2016). Tale valore è molto alto ma al di sotto della media europea (92%). In Italia e in Europa la percentuale dei giovani “connessi” è in costante aumento dal 2011 (rispettivamente +11,2% e +13,6%). Quasi un giovane su due (nella fascia 15-19 anni) ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita (48,9%) (Eurostat, 2016).