In quartieri popolari dove i tassi di dispersione scolastica sono elevatissimi, nei quali coesistono degrado ambientale, povertà, disoccupazione, criminalità, e dove spesso i “ragazzi trovano impiego nella manovalanza della mafia”, la Caritas diocesana di Messina-Lipari-Santa Lucia ha creduto nella centralità della parrocchia per investire sull’educazione e sull’istruzione, unico veicolo di cambiamento e di riscatto sociale. Nel 2014, mediante i finanziamenti CEI 8xmille, sono state avviate due distinti progetti in altrettanti rioni della diocesi, quello di Santa Lucia sopra Contesse e quello di Fondo Fucile. Due zone diverse, seppur molto simili sul piano delle problematiche sociali. “Nel primo caso -racconta Enrico Pistorino (tutor diocesano di entrambi i progetti)- si tratta di una sorta di quartiere dormitorio, con una conformazione geofisica particolare (è situato su una collina), all’interno del quale non ci sono attività commerciali, ma solo case popolari fortemente degradate […]. La denominazione “Progetto arcobaleno” viene proprio dal nome che ha il quartiere popolare”. Nel secondo esistono invece delle vere e proprie baraccopoli che si protraggono dal terremoto del 1908, simili alle “favelas brasiliane”, dove c’è un’alta presenza di amianto e nelle quali l’indigenza si trasmette di padre in figlio. “Qui i ragazzi- ci spiega l’intervistato- oltre ad ereditare la povertà ereditano anche la propria ‹casa-baracca› che dovrebbe dar titolo, prima o poi, all’assegnazione di un alloggio popolare […] A causa di ciò esiste ancora oggi un sistema di compravendita illegale che si autoalimenta e che perpetua situazioni di degrado e vulnerabilità”. In entrambe le zone la formula progettuale di intervento è stata la stessa; si è puntato sull’educazione e sulla socialità dei ragazzi valorizzando le attività già esistenti delle due parrocchie, collocate al centro degli spazi di quartiere: la parrocchia di Santa Lucia e l’Oratorio di San Luigi Guanella (dove operano i Padri Guanelliani). Gli ambiti specifici sui quali si è investito sono la formazione, lo sport e l’inserimento lavorativo. La formazione Il sostegno allo studio rappresenta l’idea centrale delle due progettualità, tesa ad assistere i minori durante lo svolgimento e l’elaborazione dei compiti assegnati a scuola. “In alcune classi dell’istituto comprensivo di Santa Luciaracconta Enrico- la dispersione scolastica sfiora il novanta per cento dei casi […] I ragazzi per evitare le conseguenze penali dell’abbandono scolastico alternano lunghi periodi di assenza con qualche giorno di presenza […] formalmente quindi risultano iscritti però di fatto non seguono le lezioni e non si formano […].Il senso del doposcuola è dunque quello di fornire un supporto ed uno stimolo educativo per i ragazzi, di affiancarli nelle attività di studio. Al tempo stesso è anche un modo per toglierli dalla strada, impedendo loro di essere intercettati dalle organizzazioni criminali. Il progetto in tal senso registra molti esiti positivi. Racconta il referente: “abbiamo visto crescere l’impegno e l’interesse per le attività scolastiche, con un miglioramento del profitto sia degli studenti più assidui che dei più svogliati, tutti si sono lasciati coinvolgere […] inoltre i ragazzi hanno migliorato le loro capacità sociali, mostrando una maggiore adesione e interiorizzazione delle regole, maggior rispetto del prossimo e delle istituzioni […] Anche gli insegnati ed i Presidi si sono dimostrati soddisfatti dei risultati raggiunti, frutto dell’azione sinergica di scuola e parrocchia”. Lo sport Accanto al sostegno scolastico un altro tassello importante degli interventi è stato costituito dalle attività sportive e ricreative messe a disposizione dei ragazzi (scuola calcio, danza, pallavolo, basket). “È stato anche un modo per farli uscire dal proprio quartiere, dando l’opportunità ad al- FUTURO ANTERIORE | 47 cuni di vedere per la prima volta il centro di Messina”. Tali momenti ricreativi sono stati creati grazie all’intervento di istruttori professionisti e volontari ed hanno consentito ai ragazzi di appassionarsi alle attività sportive, divertendosi e relazionandosi anche con giovani di altre parrocchie.