La ricerca della verità

di Roberto Gugliotta

Chi si prendesse la briga di leggere i libri pubblicati da IMG Press capirebbe perché siamo arrivati a questo punto. Oggi la Procura dà prova di tempestività, su cui si può discutere, ma qui siamo ancora alle tavole rotonde, da vent’anni, allo sdegno e alla stigmatizzazione. Da vent’anni e passa gira questo cerino che puzza e offende occhi e memoria, ma nessuno vuol saperne di prenderlo in mano o di spegnerlo. Ci dev’essere black out dell’etica, della Legge. I Cinquestelle dicono che è ora di finirla. Il sociologo esorta a rispondere con l’indifferenza alle sparate di certi politici inquisiti (già fatto, esimio, in pratica non si fa altro). Il Sistema Messina vuole emarginare chi fa riflettere, il giustizialista di turno vuole stroncare il ladro, il pubblico di Accorinti è contento, il tifoso giallorosso del pallone a cui non frega una mazza della corruzione dilagante nello sport, come nella politica, vuole interrompere le partite, ovviamente la famiglia Sciotto no, il sindaco intervistato si dichiara sotto choc, il vescovo è stato zitto. Pagliacciate? Atti di dolore? Non ne dovremmo parlare? E perché? Non sono segnali piacevoli, anzi non sono certezze piacevoli, ma esistono.