Il caso della dottoressa della guardia medica violentata mentre era in servizio? Ora il suo presunto stupratore è libero. Perché la denuncia è arrivata dopo 9 mesi, quando il limite previsto dalla legge è di sei.
Ma uno stupro non "scade". La violenza fatta rimane.
Chiediamo di cambiare la legge:
Il legislatore deve intervenire immediatamente per evitare che tanti stupratori rimangano impuniti, come è successo a Bari, dove l’uomo accusato di avere violentato una dottoressa della guardia medica è stato rimesso in libertà perché la denuncia è arrivata troppo tardi.
La procedibilità a querela di parte, nel caso dei reati di violenza sessuale, è prevista a tutela della parte offesa e non del violentatore. Per questo la querela non dovrebbe essere soggetta al termine dei sei mesi, ma dovrebbe essere soggetta allo stesso tempo di prescrizione dei reati procedibili d’ufficio per i quali è prevista la spessa pena.
Monica Nassisi