TRIBUNALE DI MESSINA ORDINA TEST SU AUTOVETTURA VOLKSWAGEN PER ACCERTARE EMISSISIONI FALSIFICATE

Assolutamente paradossale la vicenda denunciata dal Codacons e che riguarda un cittadino di Messina che sta tentando di far valere i propri diritti contro lo scandalo “Dieselgate” relativo alle emissioni falsificate delle autovetture Volkswagen.
L’utente, proprietario di una automobile rientrante nei modelli incriminati, si era infatti rivolto tramite il Codacons al Tribunale civile di Messina, chiedendo la verifica della regolarità delle emissioni dell’autovettura Volkswagen di sua proprietà, chiamando in causa la casa produttrice e la sua controllata che distribuisce le auto in Italia.
Il Presidente del Tribunale, Antonino Totaro, accogliendo l’istanza del consumatore ha deciso di vederci chiaro e di recente ha ordinato di eseguire sull’automobile in questione “prove su rulli” e “prove dinamiche”, test che dovranno essere eseguiti presso le strutture del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) proprio allo scopo di verificare le emissioni prodotte dal motore.
Tuttavia per tali test il CNR, tramite il suo Istituto dei Motori, ha presentato un preventivo esorbitante, con una spesa prevista pari a 14.300 euro, senza tenere conto dell’onorario del perito nominato dal Tribunale. In sostanza l’utente in questione, per verificare se la propria auto è fuorilegge e se le emissioni siano state falsificate da Volkswagen, dovrà pagare una somma superiore al valore dell’automobile stessa!
E’ gravissimo che il CNR, ente pubblico nazionale di ricerca con competenza scientifica generale, vigilato dal Ministro dell’istruzione e che dovrebbe essere sempre e solo al servizio del cittadino, possa rendere vana la richiesta di giustizia di una associazione ONLUS come il Codacons, anche alla luce del bilancio dell’ente stesso che dispone di ampie risorse e di entrate per oltre 1,1 miliardi di euro.
La rilevanza sociale della vicenda “Dieselgate” e la natura di organizzazione senza scopo di lucro del Codacons, dovrebbe rendere del tutto gratuiti i test sull’auto finalizzati alla ricerca della verità e della giustizia – spiega l’associazione – Per tale motivo se il CNR non accoglierà la nostra richiesta di eseguire le prove disposte dal Tribunale senza costi a carico del Codacons e dell’utente da noi difeso, saremo costretti a presentare ricorso alla Corte dei Conti.