Sono 22 le ragazze arrivate a Saint Vincent da tutta Italia per aggiudicarsi un posto alla finalissima di Miss Italia di settembre conquistando il titolo di Prima Miss dell’anno. Hanno tra i 17 e i 25 anni. Sono laureate, studentesse, sportive e anche mamme. Come Alessia Spagnulo, di Montesilvano (Pe), che coltiva il sogno di diventare una tatuatrice, e della lombarda Deborah Pilenga, impiegata in una ditta di termoidraulica. Tra di loro anche aspiranti avvocate, biologhe, arredatrici d’interni, stiliste, educatrici.
Nell’edizione più social che mai dell’era 3.0 non potevano mancare youtuber e influencer di professione: nonostante la giovanissima età, Marika Ferrarelli è una di queste. C’è anche chi lavora come segretaria nell’azienda di famiglia, chi nello studio medico del padre, chi come conduttrice televisiva per un’emittente locale. Infine, c’è chi si paga gli studi facendo la hostess o la modella.
Tra le partecipanti c’è anche chi, dopo la laurea, ha voluto proseguire gli studi attraverso corsi di specializzazione e master: è il caso di Manuela Matera, che frequenta un master in tecniche autoptiche all’Università Cattolica di Roma. Tutte hanno la medesima ambizione: conquistare la corona di più bella d’Italia, pur restando con i piedi per terra.
Sensibili alle tematiche sociali e a quelle legate alla violenza di genere, alcune sono impegnate attivamente nel volontariato per l’integrazione dei disabili o per aiutare i bimbi orfani.
Le miss sono determinate anche nelle passioni e negli hobby. Molte praticano sport, anche ad alti livelli: tra le finaliste c’è una pallavolista che gioca in prima divisione e ci sono anche ballerine di danza classica e moderna, tenniste e nuotatrici.
Due ragazze sono di origine straniera: una è di origine russa da parte di madre, un’altra è nata in Russia e si è trasferita in Italia all’età di due anni.