Non si può far campagna elettorale sulle tragedie. Dopo il disastro della linea ferroviaria Cremona-Milano, causato da un cedimento della rotaia, abbiamo letto alcune dichiarazioni di Matteo Salvini (Lega) e Pier Luigi Bersani (Liberi e Uguali).
"Senza vincoli europei avremmo la libertà di investire in sicurezza", dichiara Salvini, mentre per Bersani la responsabilità è del "processo di liberalizzazione del mercato ferroviario".
La liberalizzazione del mercato ferroviario non c’entra niente perchè i binari sono della Rete ferroviaria italiana (RFI), che è un’ azienda pubblica e motrici e carrozze sono di Trenord, che al 72% è pubblica (Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato).
Di che parla, allora, Bersani?
I vincoli finanziari europei non ci azzeccano, non impediscono di investire in sicurezza, tant’è che era prevista la manutenzione (sostituzione del giunto) di quella tratta ferroviaria che, inoltre, è sottoposta a verifiche mensili da RFI. Le indagini verificheranno se la responsabilità del disastro è dovuta al binario o/e al carrello del vagone.
Allora, cosa c’entra l’Europa, chiamata in causa da Salvini?
Si fa campagna elettorale sui morti?
Primo Mastrantoni, segretario Aduc