CAMBISTI: EVASIONE FISCALE, RICICLAGGIO E USURA

Il Nucleo di polizia economico-finanziaria di Aosta (ex Nucleo di polizia tributaria) ha concluso un’indagine trasversale di polizia valutaria, giudiziaria e fiscale nei confronti di diversi soggetti ricoprenti la figura del cosiddetto “cambista”, operanti nelle adiacenze del Casinò de La Vallèe di Saint Vincent (AO). Undici le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Aosta per usura, riciclaggio e attività finanziaria abusiva. Le indagini sono nate dall’approfondimento di 14 segnalazioni di operazioni sospette pervenute dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, in ordine a movimentazioni bancarie assolutamente non in linea con il profilo economico dei correntisti segnalati. Sui conti correnti analizzati dalle Fiamme Gialle sono emerse operazioni di versamento di centinaia di assegni bancari con importi emessi da altrettanti soggetti tutti residenti fuori dal territorio della Valle d’Aosta, ma assidui frequentatori del Casinò di Saint Vincent, i quali si erano rivolti ai diversi cambisti nei pressi della casa da gioco, per monetizzare gli assegni con denaro contante o fiches. Il cambista è un soggetto che, privo di qualsiasi iscrizione negli speciali albi e/o elenchi degli intermediari finanziari tenuti dalla Banca d’Italia, paventando la titolarità di attività di mediazione, offre un “servizio di cambio titoli” rilasciati da giocatori bisognosi di denaro contante, ai quali viene usualmente consegnato l’importo facciale del titolo decurtato – all’istante – di una percentuale di circa il 10% trattenuta dal cambista stesso a titolo di “interesse” e di fatto costituente il suo guadagno. Le indagini hanno poi permesso di individuare altre figure operanti a fianco dei cambisti – gli “scontisti” – soggetti di riferimento incaricati dell’approvvigionamento dei contanti necessari per favorire i giocatori nonché della “monetizzazione” degli assegni frutto dell’attività di cambio attraverso il versamento su conti correnti propri o di propri familiari e l’anticipazione dell’importo facciale del titolo con denaro contante. I militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno applicato sanzioni amministrative per complessivi 400.000 euro nei confronti di 90 persone ed eseguito due verifiche fiscali nei confronti dei cambisti risultati essere evasori totali per il periodo d’imposta 2014 – 2017, con recupero a tassazione di 350.000 euro di redditi non dichiarati.